“LA NOVITÀ PER GLI SPETTATORI È L’ASPETTO MITOLOGICO DI QUESTA SERIE NON L’EGUAGLIANZA TRA UOMO E DONNA CHE ESPIME. NEI PAESI NORDICI QUEST’UGUAGLIANZA È BEN RADICATA”
Dalla Finlandia arriva al Roma Fiction Fest una nuova serie televisiva, Nymphs, che porta nel 21mo secolo le semi dee in una versione inedita e contemporanea.
La protagonista dello show tv è la danese Sara Souliè che nel pilot proposto in anteprima alla kermesse è una giovane ragazza che scopre di non essere come le altre:
In questa serie, “Nyhmphs”, si sottolinea l’aggressività femminile. Questa è una tendenza nel suo Paese?
Devo ammettere che nel mio paese e nei paesi nordici l’uguaglianza dei generi è molto ben radicata nella tradizione, questa quindi non è affatto una novità per gli spettatori. La vera novità è l’aspetto mitologico.
Quale sono le caratteristiche che maggiormente ti hanno colpito del tuo personaggio Didi e soprattutto ti rispecchi in lei?
Didi è una persona molto impulsiva ed onesta, questo lo trovo attraente. Sì, credo di avere qualcosa in comune. Per rendere tutto più veritiero ho cercato di ricordarmi come ero io a 17 anni.
Puoi svelarci se nella serie saranno trattati altri miti classici?
Questi sono dettagli che non voglio e non posso rivelare.
Ti piace o segue True Blood? Trova tra le due serie una qualche tipo di somiglianza?
Conosco questa serie e la ho seguita. Mi piace molto, la trovo divertente. La grande differenza di “Nymphs” è che sono le donne a dettare legge, sono loro in questa serie ad avere il potere.
Pensi che sia così anche nella realtà?
Le donne sono forti, potere alle donne!
Quanto è difficile per una donna trovare ruoli interessanti nel cinema o in televisione?
Non credo che sia impossibile trovare dei ruoli interessanti ma vorrei che l’industria ne mettesse a disposizione di più . I ruoli interessanti sono sempre meno rispetto a quelli maschili. Io vengo dal balletto, per una parte eravamo cento ballerine mentre gli uomini solo tre. Nel cinema è un pochino lo stesso.
Raccontaci qualcosa della tua vita.
Sono nata in Danimarca. Mio papà è francese e danese mentre mia mamma Finlandese. Grazie a loro e all’educazione che hanno scelto per me riesco ora a parlare fluentemente diverse lingue. Ho un passato da ballerina, ho iniziato a studiare danza classica all’età di quattro anni poi ho preferito spostarmi sulla danza contemporanea che in quel momento mi sembrava più vicina alle mie esigenze. Ho studiato danza in Francia e poi a Salisburgo. Sono tornata in Finlandia ed ho iniziato a lavorare come attrice.
Come ti sei preparata per interpretare una ninfa?
Questa è una serie fantasy ma doveva essere ancorata alla realtà. Ho cercato di metterci me stessa attingendo alla mia esperienza. Ho letto poi molti libri riguardanti disturbi psicologici in modo tale che mi aiutassero ad avere una visione più globale.
Ti piacerebbe lavorare negli Stati Uniti?
Mi piacerebbe sfruttare le varie conoscenze linguistiche che ho, come poi mi è già capitato di fare per lavoro. Gli Stati Uniti però ora mi sembrano molto lontani, andare lì in questo momento non è il mio sogno.
Quale tra i poteri che hanno le ninfe ti piacerebbe possedere?
Vorrei sentire e capire cosa sentono gli altri, sì credo questo mi piacerebbe.