UN CLASSICO PER RAGAZZI RIVIVE AL CINEMA…UNA FAVOLA SENZA TEMPO DI GRANDE IMPATTO
USCITA: 2 gennaio 2014
DURATA: 98 minuti
VOTO: 3,5 su 5
Durante la seconda guerra mondiale, nei pressi di un piccolo paesino francese a ridosso dei Pirenei, Belle, un pastore maremmano ritenuto pericoloso, scappa dal canile in cui era rinchiuso. Nel frattempo, l’arrivo dei soldati tedeschi scuote la tranquilla vita del paese, mentre Belle s’imbatte in Sébastien (Félix Bousset), un bambino di circa sette anni rimasto orfano, che vive con un anziano che gli fa da nonno. Tra l’animale e il ragazzino nasce una tenera amicizia fatta di complicità, e sarà Sébastien a dover difendere il cane da chi gli dà la caccia perché ritenuto colpevole di uccidere il bestiame degli abitanti del paese. Il loro destino si intreccerà con quello di un uomo anziano alla ricerca del suo passato, di un partigiano alla ricerca dell’amore, di una giovane donna in cerca di un’avventura e di un tenente tedesco in cerca di perdono.
Belle et Sébastien è un film tratto dall’omonima serie televisiva degli anni ’60, a cui poi è seguita la trasposizione animata negli anni ’80. Appena ricevuto il progetto, Nicolas Vanier, grande fan della serie fin da ragazzo, si è subito detto intimorito: l’idea di adattare una serie televisiva basata su più episodi era una grande sfida. Vanier dirige questa pellicola dai buoni sentimenti, dove a prevalere sono il senso dell’avventura e l’amore per gli animali – spettacolari le riprese delle cime innevate e dell’attività degli animali selvatici della zona. Non a caso, Vanier ha passato più di venticinque anni tra i territori selvaggi delle montagne. Grazie alle sue peripezie, sono nati spettacolari documentari con lo scopo di promuovere l’ecologia e lo sviluppo sostenibile.
Per il ruolo di Sébastien, l’esordiente Bousset è stato selezionato tra 240 aspiranti al ruolo. La sfida più grande è stata quella di lavorare con un attore bambino poiché la maggior parte del film si regge sull’interazione tra il suo personaggio e il cane Belle. Tuttavia, fin da subito il regista è stato fiducioso dell’ingaggio; Busset si è rivelato una grande sorpresa per la pellicola. Nel cast troviamo anche l’attore di origini turche Tchéky Kairo nel ruolo di César, che considera Sébastien come il suo nipote adottivo; Margaux Chatelier nel ruolo di Angélina, che ha fatto quasi da madre al bambino; Dimitri Storoge è invece Guillaume, un determinato medico e partigiano francese.
Altro grande ostacolo è stato girare il film durante varie stagioni: un’impresa costosa e rischiosa, ma non si poteva fare altrimenti. La montagna rappresenta un elemento costante nel film, se non addirittura un personaggio vero e proprio, e poi è occasione per Vanier di mostrare ancora una volta la sua passione per la natura.