The Hunger Games – Catching Fire, incontro con Jennifer Lawrence

L’ATTRICE PREMIO OSCAR IRRADIA DI BELLEZZA, ENERGIA E POSITIVITÀ

Jennifer Lawrence, appena entra in sala, sfoggia un sorriso da favola, un taglio di capelli sbarazzino e un’eleganza esuberante e personale; lei, premio Oscar a poco più di vent’anni, ha una vitalità ingenua, prorompente e sincera. È un vero e proprio spettacolo di bellezza e intelligenza. La Lawrence, venuta al Festival di Roma per presentare Fuori Concorso l’Attesissimo The Hunger Games: Catching Fire, risponde alla domande in maniera assolutamente spontanea, con tutta la sua energia e con la voglia di non essere mai banale in un mondo fin troppo impacchettato.

Qual’è il personaggio che hai interpretato alla quale sei più affezionata?

‘Direi la Samantha di Like Crazy, quel personaggio mi somiglia molto. Ma anche Tiffany de Il Lato Positivo, quando l’ho interpretata l’immedesimazione è stata totale perché abbiamo la stessa energia. Però in Like Crazy il regista mi ha lasciato improvvisare dunque le parole di Sam sono quelle che girano effettivamente nella mia testa.’

Hai e stai interpretando molti ruoli che in un modo e nell’altro sono diventati un modello e un’ispirazioni per milioni di teenager in tutto il mondo, come vivi questo successo?

Mi sento responsabile innanzitutto di aver dato voce e corpo al magnifico personaggio scritto da Suzanne Collins. Credo che nei suoi libri lei sia impagabile nella descrizione di quella sensazione di essere diversi, incompresi, e soli che ti coglie nell’adolescenza, che è la stessa impotenza che prova Katniss quando torna nel suo quartiere all’inizio di questo film. Quando ho letto questi libri ho capito che il personaggio poteva essere un modello poi, ovviamente, sta a te farlo diventare un modello positivo. La mia vita non è cambiata più di tanto, sono fortunata ma continuo a vivere in modo semplice, come prima.’

C’è comunque una certa pressione sul tuo lavoro? Una sorta di aspettativa?

No, amo il mio lavoro e ho sempre accettato i miei ruoli. Questo non cambierà perché mi diverto, quand’è così il peso non conta anche se è difficile quando tutti ti trattano diversamente nonostante tu sia comunque una persona normale.

Tu, a differenza di un mondo molto estetico, hai da sempre professato in primis un amore per il proprio corpo, qualunque esso sia.

Quando ho iniziato a lavorare non sapevo cosa fosse una dieta, ed è brutto perdere peso contro il tuo volere. Io non mi sentivo affatto grassa, stavo benissimo con il mio corpo. Credo che ci si debba fortemente interrogare sull’idea di bellezza che intendiamo al giorno d’oggi. Odio sentire una donna insultare un’altra donna per la sua esteriorità.

Come ti senti nel far crescere Katniss di Hunger Games insieme a te? Andate praticamente di pari passo.

Da attrice posso dire che crescere con un personaggio è molto bello, si trasforma insieme a te e, nonostante gli effetti speciali, uso la mia fantasia per darle vita.

 

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