Snowpiercer: recensione film

L’UMANITÀ DI UN FUTURO FANTASCIENTIFICO RINCHIUSA IN UN TRENO E IN SNOWPIERCER CHRIS EVANS COMINCIA LA RIVOLTA

snowpiercer locandinaGENERE: fantascienza

DATA DI USCITA: 27 FEBBRAIO

DURATA: 112′

Voto: 4 su 5

Dopo tantissimo tempo e relativi tentativi ci troviamo per la prima volta di fronte ad una pellicola fantascientifica, riuscita, assolutamente non scontata. Una ventata di freschezza nel genere serviva ed è stata portata dall’oriente, il regista coreano John-ho Bong ha ricreato dalle basi lo schema tipico delle pellicole di azione-fantascienza, destrutturandolo e aggiungendo elementi innovativi rispetto al cinema americano, in particolare nella scrittura dei personaggi, reali e assurdi allo stesso modo, mescolati perfettamente in Snowpiercer.

La vicenda si svolge in un treno, carburato da un’energia misteriosamente inesauribile, unico rifugio dell’umanità, dopo una glaciazione causata dall’attivazione di un’arma chimica che aveva come scopo iniziale, il rallentamento del riscaldamento globale. La suddivisione dei vagoni rispecchia quella della società, senza nessun tipo di metafora, causando la ribellione da parte da quelli presenti nella coda del treno, sui quali vige la corte marziale assoluta, che tentano di attraversare il mezzo, facendosi strada, per conquistare il potere riservato ai privilegiati.

Il gruppo di ribelli è capitanato dal multifunzione Marvel, Chris Evans, capace e credibile nei panni dell’eroe anticonvenzionale, spinto dall’eterno John Hurt, saggio e fonte di ispirazione per i poveretti presenti nell’ultimo vagone, contrastati inesorabilmente da Tilda Swinton, talmente cinica da risultare simpatica. Nel cast troviamo anche l’ex Freddy di Skins Luke Pasqualino, Jamie Bell e la bravissima Octavia Spencer. La furbizia di John-ho Bong Ho si trova nell’accostare elementi talmente forti ed emozionali da far provare a chi guarda, in certi momenti in particolare, la medesima frustrazione e rabbia allo spettatore nel vedere la violenza con cui i ribelli si impegnano per raggiungere la speranza di non essere più trattati come carne da macello, e tornare finalmente ad essere umani.

Capace di suggestionare e coinvolgere fino all’ultimo minuto, Snowpiercer si presta come un prodotto nuovo, fonte di ispirazione per chi nel futuro vorrà avvicinarsi al genere, anche se,riprodurre una simile impresa, bisogna dirlo, sarà difficile. Applausi dunque per Joon – Ho, che ha dato vita al treno cinematograficamente più riuscito degli ultimi tempi

 

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"Io ci vedo...un rinoceronte!"