TEOREMA VENEZIA MOSTRA UNO DEI PROBLEMI DI UNA DELLE CITTÀ PIÙ ROMANTICHE AL MONDO
Una città che conta 20 milioni di visitatori l’anno, contro i 58.000 abitanti stabili: Venezia è meta turistica, simbolo del romanticismo, e desiderata da europei, americani e giapponesi. Eppure, Venezia nasconde un lato oscuro: interi quartieri, da tempo abbandonati dai loro abitanti, restano quasi vuoti; edifici e palazzi rimangono ad incarnare un mito al servizio di affari e interessi. Per l’invivibilità della città, la vita urbana è ridotta ai minimi termini, e si stima che di questo passo nel 2030 non ci saranno più veneziani.
Con il documentario Teorema Venezia, il regista Andreas Pichler mostra quel che resta di Venezia: una città diventata una macchina solo a scopo turistico, che con il traffico crescente di immense navi nei porti, i cittadini sono costretti a trasferirsi sulla terra ferma per l’assenza di alloggi a prezzi ragionevoli. I veneziani, travolti dallo sciame di turisti sempre più frequente, che passeggiano, fotografano senza fermarsi ad osservare, nel film ci guidano attraverso una Venezia oppressa dalla società di consumo, denunciando il loro sdegno. Tra loro, c’è l’immagine di una vecchia signora che contesta con disdegno le scelte dell’amministrazione locale, un agente immobiliare disilluso. Un esempio di come la casa e la proprietà privata stiano diventando un privilegio di pochi.
Originario dell’Alto Adige, Pichler spiega un fenomeno comune non solo nelle nostre città italiane, ma anche in quelle europee: si sta sviluppando l’idea di trasformare intere aree che gestiscono il turismo di massa, mettendo da parte gli abitanti che sono costretti ad abbandonare i loro quartieri, causa i costi elevati imposti dal mercato immobiliare. Vi lasciamo con le parole dell’autore, e con il trailer di questo interessantissimo lavoro, Teorema Venezia.
“Venezia è un caso spettacolare e drammatico di questo fenomeno. Spettacolare perché resta una delle più belle città al mondo ed è quasi surreale quanto i numeri del turismo di massa siano sproporzionati rispetto alla popolazione della città. Ma anche drammatico perché Venezia non è una città qualsiasi: ogni veneziano che la lascia per trasferirsi sulla terraferma abbandona uno stile di vita che rischia di svanire per sempre.”
