Thor – The Dark World: recensione film

locandina-thor-the-dark-worldPOETICO, ROMANTICO E POTENTE. THOR RITORNA PIÙ FORTE DI PRIMA

GENERE: azione/fantasy

DATA DI USCITA: 20 novembre

DURATA: 120 minuti

VOTO: 4 su 5

Da quando l’uomo ha memoria la volta celeste racchiude in sé l’immaginazione predisposta alla fusione con qualcosa di superiore, fantastico e divino. Tutti quei puntini luminosi che osservano silenti sono la guida, la preghiera, l’intangibilità lontana anni luce; gli astri concatenano ogni esistenza all’altra, la mettono in correlazione, l’avvicinano e ne abbattono le differenze. Quando una di queste stelle cade, poi, si esprime un desiderio e, come in questo caso, la speranza possiede un martello pesantissimo e un cuore che pulsa come una supernova.

Loki (Tom Hiddleston) è agli arresti, la ferita di New York è ancora aperta, il mondo ha bisogno di credere e confidare e sulla terra c’è una ragazza (Natalie Portman) che ha gli occhi puntati al cielo. Il male, però, sembra non placarsi mai. Lassù, oltre le costellazioni, Thor (Chris Hemsworth) deve combattere un pericolo imminente, antico e potente: i Nove Regni sono minacciati, gli elfi oscuri guidati da Malekith vogliono la distruzione di Asgard, gettando così l’universo nel caos più totale. La guerra sarà lunga e il nostro eroe dovrà scendere a patti proprio con suo fratello Loki per combattere l’oscurità e liberare, ancora una volta, il bene.

Thor: The Dark World è un’epopea, una guerra, una fusione tra l’oscurità e la luce; contiene la drammaturgia shakespeariana, la poetica romantica e i tratti ebraici-cristiani della storia di Caino e Abele. Quest’importanza di elementi è mischiata nel colore vivace e saturo di un’opera pop, facendola volgere alla maturazione completa, piena di contenuti alti, dalla narrativa potente e dall’interpretazione teatrale e introspettiva. Dietro la macchina da presa c’è Alan Taylor, davanti, ovviamente, tornano Chris Hemsworth, Natalie Portaman e Tom Hiddleston. L’eroe dall’enorme martello combatte per se, per suo padre, per il suo popolo e per il nostro, combatte anche per suo fratello perché, in fondo al cuore nero di Loki, forse, qualche luce c’è ancora e poi, valorosamente e romanticamente, lotta per la sua amata, lei che non ha mai perso la speranza di riaverlo tra le sue braccia in un connubio d’amore ed eroismo rintracciabile solo nel ciclo carolingio e nella mitologia norrena.

Dopo il progetto Avengers ogni eroe è legato al futuro dell’uomo e Thor, per certi versi, è colui che ne incarna l’essere fantastico e per questo ancor di più affascinante. Il Dio del Tuono torna in un film che irraggia come un fulmine, citando la storia reale e quella geniale ma sognante dei fumetti in un percorso che obbliga, una volta concluso, a guardare il cosmo, sperando, sempre e comunque, in una stella e in un eroe che mostrino la via da seguire.

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