IN ITALIA NIMPHOMANIAC DI LARS VON TRIER FORSE ARRIVERÀ MA INTANTO LA CRITICA D’OLTREOCEANO HA GIÀ VISTO IL LUNGOMETRAGGIO E DATO LE PROPRIE OPINIONI
Resta ancora ignota la data di uscita ma dopo petizioni e polemiche Nymphomaniac, discussa pellicola di Lars Von Trier che in Danimarca – con tanto di pullman che partono anche dal nostro paese– uscirà il giorno di Natale, arriverà in Italia. In quale formato – diviso in due parti o meno – e quando di preciso potremmo ammirare e criticare, con facile bigottismo, il lungometraggio ancora non è dato saperlo ma sappiamo però che la Good Films distribuirà la pellicola dopo aver dato sale anche a Don Jon altro lavoro in cui il sesso è stato al centro della scena.
La storia interpretata, tra gli altri, da Charlotte Gainsbourg, Shia LaBeouf e Uma Thurman, che racconta la vita di una consapevole ninfomane arriverà quindi nel Belpaese ma intanto il film è già stato visto al di là dell’Oceano, negli Stati Uniti, e commentato dalla critica che ha dato un quadro del lungometraggio molto diverso da quel che ci si aspettava. Pare infatti che Nimphomaniac non punti solamente alla provocazione, anzi, o almeno così ha asserito Boyd Van Hoeij di Indiwire dicendo che il film è “un lavoro senza dubbio importante, che sintetizza le idee di Von Trier in una ambiziosa e tentacolare favola cinematografica (il film è diviso in otto capitoli, NdR). L’aspetto più interessante del film non è il sesso esplicito – la pellicola contiene più peni di qualsiasi altro film che non sia pornografico -, ma come la sessualità viene raccontata e capita”.
Un parere positivo anche quello di Variety e della penna di Peter Debruge “Von Trier vuole shockare, provocare ma soprattutto illuminare il pubblico: il suo è un film anzitutto intellettuale, con molti riferimenti all’arte, alla religione e alla letteratura, anche se insiste su sequenze tipiche del porno. Se l’obiettivo è quello di trovare immagini veramente esplicite, Google è senza dubbio una risorsa migliore. Jo (Charlotte Gainsburg) è un personaggio tragico: il contatto fisico di cui ha bisogno è sintomo di una profonda solitudine.”
Anche il colosso The Guardian con Xan Brooks hanno apprezzato il lungometraggio: “Prendete la mano del vostro vicino, tenetevi alla sedia, abbracciate la Bibbia: Nymphomaniac di Lars Von Trier colpisce al cuore e intenerisce l’anima. Fa riflettere ed è estremamente affascinante; è un film sul sesso che di proposito non vuole essere sexy” ma, secondo Hollywood Reporter e l’opinione di Todd McCarthy uno dei nei del lungometraggio è proprio la sua protagonista: “Nonostante si passi quattro ore insieme a lei, il personaggio risulta sempre troppo opaco. Eccetto le sequenze in cui la vediamo con il padre, per il resto è sempre al centro di sequenze di sesso. Non ha nessun altro interesse, e risulta narcisista”.
Pollice verso invece per Dave Calhoun di Time Out London che scrive: “Nymphomaniac è un’orgia tra il sublime e il ridico. Caotico e nemmeno troppo bello, il film ha uno spirito più punk di Idiots o Dogville, ma è meno brillante di drammi come Melancholia o Antichrist”.
Dai primi giudizi, la maggior parte dei quali positivi, si ha la conferma che Nymphomaniac sarà un lavoro destinato a dividere critica e pubblico ma una cosa è certa: Von Trier non lascia mai indifferenti.