TORNANO I COLORATISSIMI EROI SUPER NORMALI, CON PIU’ CATTIVERIA MA MENO INGEGNO DEL PRIMO EPISODIO
USCITA IN SALA: 14 agosto 2013
DURATA: 120 minuti
VOTO: 3,5 su 5
Il pugno della normalità si abbatte sullo stomaco stordito di un branco di gente comune. L’America non è un posto per deboli di cuore, la città è divisa tra persone normali con anima da supereroe e persone normali con malvagità da vendere. Kick Ass contro il nuovissimo nemico Motherfucker, calcio-in-culo versus figlio-di-puttana, voi dovete scegliere da che parte stare, non siate la florida Svizzera che alla fine nessuno mai prende in considerazione.
E, una volta fatto, allora giù botte da orbi, violenza pura e talvolta ingiustificata, anche se in questo mondo senza pietà si tratta di una realtà giornaliera che (non) siamo abituati a condividere. In tale contesto si colloca PERFETTAMENTE Kick Ass 2, il seguito scanzonato e ultra-kitsch del primo omonimo film, che a nostro giudizio è stato un vero capolavoro di genere.
Qui torniamo al presente, ormai orde di colorati personaggi mascherati girano per le strade, eroi comuni contro malfattori e criminali che imperversano in città, si uniscono sotto l’algida guida del colonnello Stars e tenente Stripes (Jim “faccia di gomma” Carrey), ovvero un immigrato tedesco negli USA che combatte il male e il suo passato al fianco del nostro eroe umanissimo.
Chi manca? La vera co-protagonista, ovvero la splendida Hit Girl, fisico da teenager e mazzate da lottatore di ju jitsu, oltre che ferocia da vendere per la ragazzina che ritroviamo dopo il primo episodio, segnato dalla tragica morte del padre-mentore. Riuscirà ad incanalare la sua rabbia e ad affiancare l’amico Dave Lizewski alias K.A.in una allenza strategica per il bene comune?
Ora che un nuovo “super” cattivo minaccia il paese, la gente comune indossa la maschera. Jeff Wadlow sostituisce Matthew Vaughn alla regia e un po’ la serie viene penalizzata, specie in ritmo ed originalità, ma d’altronde era inevitabile, anche se il bello di Kick Ass 2 è la sua potenza iconografica, nel momento in cui vengono messi in scena una serie numerosa di messaggi e sottotesti cinematografici da far invidia al Mereghetti.
Noi preferiamo lasciarci travolgere dal suo impeto politicamente scorretto e ancora più pulp, e con questo termine intendiamo la polpa di sangue che sprizza da quegli ettolitri versati nei combattimenti ad alto tasso…di morti. Un film per ragazzi solo all’apparenza, dunque, un seguito adatto che avvince e regala stupore pur con qualche eccesso da confezione patinata.
In fondo il bello di questi personaggi è proprio qui, nella loro parabola fuori dal coro che li conduce giorno dopo giorno ad una incredibile e vivacissima super normalità. Banditi siete avvertiti.