DA SPIELBERG, A BATMAN E MOSE’, I MILLE VOLTI DI UN ATTORE POLIEDRICO
Attore britannico, classe 1974, Christian Bale riesce a recitare senza nessun problema nei vari dialetti dell’inglese e dell’americano, calandosi letteralmente nei panni del personaggio che deve interpretare – per The Fighter perse peso, per American Hustle lo acquisì. Dice di odiare il suo lavoro, per questo gli viene bene recitare. In realtà, Christian Bale è uno di quegli attori che non si lascia abbagliare dalla popolarità, per questo riesce a tenere la stampa lontana dalla sua vita privata.
Bale ottiene una certa popolarità nel 1987 con il film di Steven Spielberg, L’Impero Del Sole, in cui interpretava un ragazzo, che separato dai suoi genitori, si ritrova in un campo di addestramento giapponese durante la seconda guerra mondiale.
Da allora, l’attore ha interpretato una grande quantità di ruoli, sempre impegnativi e mai scontati, rendendosi attivo anche nel cinema indipendente. Nel 2000 è il protagonista di American Psycho, film tratto dal libro di Bret Easton Elis, calandosi nel ruolo di uno yuppie psicopatico e serial killer; nel 2004 perde peso per interpretare L’Uomo Senza Sonno.
Nel 2005, Christopher Nolan lo sceglie come Bruce Wayne nella nuova trilogia dedicata all’eroe mascherato Batman. Con Batman Begins, Il Cavaliere Oscuro (2008), e Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno (2012), Bale riceve molti riconoscimenti a livello mondiale – MTV Movie Awards, People’s Choice Awards, Empire Awards. È lui che nella cerimonia degli Oscar 2009 ritira il premio al posto del compianto amico Heath Ledger, come Miglior Attore Non Protagonista, che ha recitato insieme a lui nel ruolo di Joker nel secondo capitolo della trilogia dell’uomo pipistrello.
Christopher Nolan lo dirige di nuovo in The Prestige; nel 2010, magrissimo, è un ex pugile tossicodipendente in The Fighter di David Russell, ruolo che gli vale la prima statuetta come Miglior Attore Non Protagonista.
Torna a lavorare con quest’ultimo in American Hustle – L’apparenza Inganna (in questi giorni nelle sale italiane) e stavolta prende parecchio peso per interpretare il truffatore finanziario Irving Rosenfield. Un altro ruolo importante e per nulla facile, già candidato al Golden Globe e ai BAFTA nella categoria Miglior Attore – e chissà forse anche per gli Oscar. A fine 2014 dovrebbe uscire invece Exodus di Ridley Scott, film biblico in cui interpreta Mosé. Un uomo, il volto dell’Oscar.