DEBUTTA UNA NUOVA SERIE FANTASCIENTIFICA DAL GRANDE POTENZIALE (FINO AD ORA) INESPRESSO
Helix è una serie tv che ha debuttato sul network cable Sy-Fy Channel lo scorso 10 gennaio con un episodio introduttivo lungo 90 minuti. Con ascolti e ratings piuttosto dignitosi, la serie prodotta da Ronald D. Moore (già fautore di Battlestar Galactica), risulta essere un prodotto invitante anche se fino ad ora tutto il suo grande potenziale rimane inespresso. Siamo solo al pilot eppure Helix per ora non convince; complice una trama già ampiamente sfruttata sia al cinema che in tv, un’ambientazione asfissiante ed un folto gruppo di attori privo di un vero appel, Helix si candida per diventare un prodotto che piacerà (forse) solo ai veri amanti dello sci-fi televisivo.
Una gruppo di super esperti del CDC (Centers for Disease Control), vengono contattati per recarsi in una struttura situata nell’Artico e per di più in un territorio fuori la giurisdizione degli Stati Uniti, per indagare su un ceppo virale che ha ucciso alcune persone all’interno di questa struttura. Tra i protagonisti figura un magnetico Billy Campbell (già visto in The Killing) nel ruolo del Dr. Alan Farragut che accetta forzatamente l’ingaggio, solo perché scopre che tra le vittime di questo virus c’è suo fratello. Anche se il dottor Alan non ha più rapporti con il fratello, decide comunque di vederci chiaro. Accompagnato dalla ex moglie Julia (Kyra Zagorsky), da un’esperta immunologa (Jordan Hayes) e da un criptico para militare (Mark Ghanimé ), il dottore si rende conto di due cose: il virus potrebbe essere una scoperta sensazionale per tutto il genere umano, ma è anche un’arma pericolosa e sconosciuta. Nessuno però sembra essersi accorto (almeno per ora) che tutti sono stati catapultati in una situazione terrificante in cui dovranno lottare per la loro stessa sopravvivenza oltre che per cercare di salvare l’intera umanità.
Seppur sfruttando tutti i classici stilemi di un dramma fantascientifico, la serie sviluppata da Cameron Porsandeh, non rientra a tutti gli effetti nella poetica del network. La Sy-Fy Channel è celebre per mixare ambientazioni fantascientifiche a personaggi d’impatto, senza dimenticare un’irriverente vena comica, e qui, tutto questo viene a mancare. La serie infatti si trasforma in “polpettone” drammatico in odore ed in sapore di già visto. Manca un vero plot twist che seduca lo spettatore, manca un colpo di scena ad effetto e manca quella frivolezza di un prodotto televisivo. Helix, quindi, contando su un cast tecnico di grande impatto, potrebbe essere una serie del tutto evitabile.
Quali sono i principali motivi di questo apparente insuccesso? Per prima cosa la vicenda si è sviluppata molto lentamente con pochi guizzi e qualche sparuto colpo di scena; forse il misfatto va additato alla lungaggine del pilot, però sicuramente questo non è un punto a su favore perché l’errore potrebbe ripetersi anche nei successivi episodi. E poi se da una parte le storie personali dei protagonisti stimolano interesse perché ben studiate seppur un po’ banalotte, Helix pecca di superiorità, raccontando il tutto con un ritmo letto, piatto e con pochi guizzi. Helix rischia di cadere negli stessi errori commessi da Defiance (altra serie tv del canale rinnovata già per una seconda stagione) che nonostante l’ottima idea di partenza non ha sfruttato al meglio tutte le sue potenzialità.