Looking: first look

UN PRIMO SGUARDO A LOOKING L’OMO BROMANCE DELLA HBO

Lo ha dimostrato con Sex and the City, lo ha confermato con Girls: la HBO non ha paura di raccontare il sesso e la verità, anche più scabrosa e ironica, per quella che è. Non ha paura di portare sul piccolo schermo la realtà quotidiana, seppur romanzata ed enfatizzata, di donne moderne e glamour, nel caso delle quattro amiche di Manhattan, o di ragazze con personalità e vite sopra le righe, figlie di una crisi – economica e di ideali – che attanaglia il mondo come accade nello show tv scritto, diretto e interpretato da Lena Dunham.

Dopo aver girato a 360° intorno alla vita delle donne la HBO propone una nuova serie televisiva, Looking, che incentra la sua trama attorno alla vita di tre amici omosessuali: Patrick ha ventinove anni, programma videogiochi, e non è in grado di intraprendere una relazione sentimentale che duri più di qualche mese; Augustin è un aspirante artista, è fidanzato con Frank, ma ha una sessualità curiosa; Dom è un cameriere sulla quarantina in cerca di un futuro migliore, il classico.

La triade di amici danno vita a una serie televisiva che è una sorta di Sexy and the City versione omosessuale non tanto per i temi trattati ma più che altro per la struttura della loro relazione basata su un’unione forte, sullo scambio di pettegolezzi e sui racconti delle loro storie d’amore e delle loro avventure sessuali a volte volutamente sopra le righe.

Il telefilm si apre senza mezzi termini: la prima scena a cui lo spettatore assiste a una scena di cruising, ovvero di masturbazione al parco tra sconosciuti, sulla quale i tre amici poco dopo si ritroveranno a ridere per le strade di San Francisco.

Come nei già citati Sex and the City e Girls anche in Looking i tre protagonisti rappresentano tipologie di personalità diverse tra loro che però non sono affatto stereotipate nella concezione comune dell’omosessualità. Non vi è alcun tentativo di mostrare una realtà difficile o di sottolineare i pregiudizi di genere dei quali i gay possono essere vittime ma ce la volontà unica di raccontare una quotidianità come tante e il fatto che non sia una quotidianità eterosessuale non è cosa fondamentale: Looking racconta un’amicizia e tre vite.

In una San Francisco movimentata e promiscua Michael Lannan ha ambientato il suo show televisivo basando l’ottimo pilot su un cortometraggio che lo stesso Lannan aveva girato nel 2011, Loimer.

La veridicità dei dialoghi e delle azioni dei protagonisti, tra i quali nel ruolo di Patrick troviamo Jonathan Groff già visto nel mondo delle serie televisive grazie a Glee, rendono  questo show tv interessante e lontano da qualsiasi forma di vittimismo che viene incollata spesso addosso a chi è omosessuale, suo malgrado.

Looking è un bromance di tutto rispetto che piacerà a chi è appassionato di seriale quotidianità. Quella fuori dagli schemi del qualunquismo.

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