NELLA SEZIONE SORPRESE DI GENERE DEL FESTIVAL FRIULANO FOCUS SUL FILM DI CHRISTIAN ALVART
Nella sezione Sorprese di Genere del Trieste Film Festival è stato presentato in anteprima italiana il film del regista tedesco Christian Alvart: Banklady – La signora delle banche. Tratto da una storia vera, narra le vicende di Gisela Werler, prima donna in Germania ad aver rapinato una banca. Gisela ha trent’anni. E’ una donna single che lavora in una fabbrica di carta da parati e vive con i genitori in condizioni modeste. Ha una vita piuttosto monotona, non tanto diversa da quella di tante altre giovani donne nella Germania Ovest degli anni Sessanta.
Gisela ha un sogno: Capri. Sembra aver conosciuto la persona giusta che la porterà alla realizzazione del suo sogno, l’affascinante Hermann, tassista e, nel tempo libero, rapinatore di banche. Gisela s’innamora di lui e gli chiede di portarla con sé nelle rapine in banca. Diventa l’inizio di una nuova coppa, i Bonnie e Clyde della periferia di Amburgo. Ed è anche l’inizio della vita segreta di Gisela Werler come Banklady. La vera Gisela Werler nasce nel 1934 in una povera famiglia ad Altona e muore nel 2003 ad Amburgo. Gisela e Herman passano una decina d’anni in carcere, dove si sposano.
Herman, uscito dal carcere, continua con le rapine. Oltre al film Banklady, nel 1999, è stato girato un altro film documentario, The Banklady Story, diretto da Martin Niggeschmidt, con un’intervista esclusiva della rapinatrice. Nel 2007 Manfred Ulich dirige il film basato sul diario personale di Gisela, Geld her. Dal 2007 al 2010 è stata presentata anche una mostra in un museo in Germania con oggetti appartenenti alla donna.
Gisela rappresenta quasi una celebrità nel suo paese. Anche questo film ripropone la vita della donna attraverso scene comiche e fatti di vita quotidiana vissuti dalla protagonista. Durante tutta la pellicola si dimentica quasi che è il mondo del crimine del quale stiamo parlando e la donna è vista come una star di Hollywood con servizi esclusivi su tabloid e vignette. Nedeshda Brennicke, che ha vissuto in prima persona la vita della donna interpretando appunto il personaggio principale del film, con la sua grande capacità interpretativa, ha raccontato una storia di cronaca rendendola affascinante.
Luana Verbanac