I film in uscita questa settimana sono tre opere molto diverse e, su tutte, consigliamo il bellissimo Snowpiercer
Ci riusciranno Fabio De Luigi e Laetita Castà con il loro Una Donna per Amica a detronizzare il podio del box office dominato da Carlo Verdone? Oppure il pubblico sceglierà la rilettura fiabesca de La Bella e La Bestia? Buone possibilità ce l’ha anche Snowpiercer, il film postapocalittico presentato all’ultimo Festival del Cinema di Roma. L’appuntamento con il botteghino per questo weekend è sicuramente ghiotto, abbracciando ogni fascia di spettatori e ogni tipo di gusto cinematografico.
FILM IN SALA:
Snowpiercer – per curiosi postapocalittici
La vicenda si svolge in un treno, carburato da un’energia misteriosamente inesauribile, unico rifugio dell’umanità, dopo una glaciazione causata dall’attivazione di un’arma chimica che aveva come scopo iniziale, il rallentamento del riscaldamento globale. Il regista coreano John-ho Bong ha ricreato dalle basi lo schema tipico delle pellicole di azione-fantascienza, destrutturandolo e aggiungendo elementi innovativi rispetto al cinema americano, in particolare nella scrittura dei personaggi, reali e assurdi allo stesso modo, mescolati perfettamente in Snowpiercer.
Una Donna per Amica – per curiosi indecisi
Francesco, stimato avvocato leccese, che ha come amica per la pelle Claudia, una ragazza francese bella ed esuberante. Loro, unitissimi, condividono spensieratezza e divertimenti, fin quando Claudia incontra Giovanni, innamorandosene e sposandolo frettolosamente. Francesco, inevitabilmente, resta solo e si avvicina ad una sua collega, Lia. Quando tutto sembra andar per il verso giusto torna Claudia, disperata e abbandonata, complicando, ancora una volta, la vita di Francesco. Il regista Giovanni Veronesi non fa svolgere nella trama alcunchè: dall’inizio alla fine c’è un susseguirsi di situazioni stilisticamente garbate ma latentemente piatte, usa e getta, rarefatte e circostanziali.
La Bella e La Bestia – per NON curiosi di fiabe
Siamo nel 1810: un mercante ha perso tutto ciò che aveva in mare ed è per questo che si vede costretto a ritirarsi in campagna con i suoi sei figli. Durante il viaggio l’uomo scopre il castello della Bestia che lo condanna a morte per aver rubato una rosa, simbolo di un crudele incantesimo. Sarà una dei figli del mercante, Belle, a riscattare la vita del genitore. A dare qualche speranza alla pellicola di Christophe Gans sono stati, fin da subito, i protagonisti: vedere per una volta vestita, addirittura in abiti d’epoca, la splendida Lea Seydoux nata artisticamente grazie al pluripremiato La vita di Adele e ammirare il virile Vincent Cassel nei panni della Bestia poteva essere cosa buona e giusta, peccato che della brava attrice diretta da Abdellatif Kechiche e del volto imperfetto e maschio dell’attore francese, quasi sempre presente nel lungometraggio nella versione protofelina, vi sia poco e nulla.