Supercondriaco – Ridere fa bene alla salute: recensione film

DANY BOON FA ANCORA UNA VOLTA CENTRO CON IL SUO INCONFONDIBILE STILE COMICO TUTTO FRANCESE 

locandina supercondriacoGENERE: commedia

USCITA IN SALA: 13 marzo 2013

DURATA: 107 minuti

VOTO: 3 su 5

Dany Boon è sceneggiatore, attore e regista, che con il suo Giù al Nord ha conquistato il pubblico italiano e l’aspettativa per Supercondriaco era di conseguenza molto alta e come tale è stata rispettata. Immaginate di incontrare un ragazzo che non vuole stringervi la mano, che muore all’idea di un abbraccio, che fugge appena vede un cane di qualsiasi taglia, che non entra al cinema perchè la moquette è piena di acari, che “surfa” in metropolitana piuttosto che toccare un punto di appoggio, che si spruzza in faccia il gel disinfettante per le mani: Supercondriaco è tutto questo, all’ennesima potenza.

Una commedia ricca, movimentata, quasi strampalata. Giocata sull’inadeguatezza del quasi quarantenne ipocondriaco, solo, goffo e paranoico, esplora con leggerezza tutte le manie dell’uomo moderno, troppo “connesso” virtualmente con ogni tipo di informazione, tanto da diventarne schiavo e non riuscire più a vivere. Lo vediamo scappare dalla festa di Capodanno per non essere baciato, poichè terrorizzato dal contatto fisico, e da qui, in un susseguirsi di tentativi messi in atto dal suo medico curante, Romain Faubert vivrà esperienze piuttosto bizzarre – che vedono coinvolto persino un capo rivoluzionario dei Balcani – per arrivare a trovare la donna della sua vita e con lei una vita sana.

Bravissimi tutti gli interpreti: il protagonista Boon, Kad Merad, la giovane Alice Pol, Jean- Yves Berteloot e Judith El Zein. Un cast ben diretto che funziona alla perfezione, pur non essendo questa la commedia francese di maggior raffinatezza, quella sognatrice in stile romanzo di Pennac, proprio perché volutamente sopra le righe. Si tratta invece di un racconto alternativo, un modo sano per giocare con ironia su alcuni preconcetti del mondo moderno.

 

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Ylenia Politano, giornalista, si occupa da diversi anni di cultura, lifestyle e cinema. Mamma di tre creature e moglie di un attore, tra un asilo, uno scuolabus, una piscina e feste con 20 bambini di età compresa tra 1 e 9 anni, torna al suo primo amore, il cinema. Interviste, recensioni, riflessioni. Grandi maestri e nuovi talenti. Incursioni qua e là. Set, anteprime, backstage. Quando la mamma non c’è…”la mamma è al cinema!”