”L’idea del film nasce tantissimo tempo fa con Francesco Nuti, avevamo addirittura pensato di fare un film insieme su questa idea”. Giovanni Veronesi, Laetita Casta e Fabio De Luigi nel loro Una Donna per Amica
Giovanni Veronesi, nel suo ultimo film Una Donna per Amica, fa incontrare sul set due attori profondamente diversi ma che si sono subito trovati a loro agio, dando vita e voce alla delicatezza e alla fragilità delle emozioni. Infatti, Fabio De Luigi e Laetita Casta, interpretano due amici per la pelle che, in seguito a delle rocambolesche circostanze, si ritrovano a dover affrontare la loro relazione, a metà tra amore, affetto e amicizia.
Proprio questi argomenti, così come la nascita del film e le personali opinioni degli interpreti, hanno fatto da filo conduttore nell’incontro caratterizzato dallo humour di De Luigi, dalla bellezza della Casta e dall’intelligenza del regista Veronesi.
Riguardo l’amicizia tra uomo e donna, Fabio De Luigi e Laetita Casta, voi ci credete? Vi è capitato di invaghirvi di un vostro amico?
Casta: Sì, ci credo nell’amicizia tra un uomo e una donna ma è difficile trovare qualcuno che sia davvero disinteressato. A me, nello specifico, non è mai capitata ancora questa amicizia.
De Luigi, scherzando: A me invece è capitato proprio quando lavoravo in questo film! Credo che l’idea della pellicola fosse di mettermi in difficoltà…
Giovanni Veronesi: Infatti ci sono dei momenti in cui De Luigi doveva comportarsi come un attore ma certe volte l’ho visto dubitare davanti a Laetitia come nella scena del bacio. In quel momento ho pensato, ma cosa starà facendo De Luigi? La starà baciando davvero?
Veronesi, tu, toscano, perché hai scelto di girare in Puglia, nel Salento e a Trani?
Veronesi: Trani, nello specifico, è uno dei posti più belli d’Europa, è una cittadina a misura d’uomo ma ha dei luoghi straordinari. Sono andato li anche perché il mare fantastico e io adoro il mare. Nel Salento perché non c’ero mai stato ma tutti me ne hanno sempre parlato benissimo, poi avevo Domenico Procacci come produttore, pugliese, quindi ero ancor più agevolato. La location così estrema e selvaggia, poi, rispecchia molto la storia del film.
Laetitia Casta, cosa c’è di tuo nel personaggio di Claudia? Poi, nel film, reciti una battuta in cui dici che questo Paese mette ansia sui sentimenti, la condividi?
Casta: Del personaggio mi ha toccato la sua fragilità, non riesce ad amare e legarsi per paura. Quando c’è l’amore in ballo si è fragili e si rischia molto. Sulla battuta… Credo che questa cosa abbia a che più con i sentimenti non con l’Italia. Io poi sono corsa e i corsi, come gli italiani, hanno sentimenti molto passionali.
Fabio De Luigi, ci puoi dare un’idea su Laetitia Casta come ragazza e poi come attrice?
De Luigi: Lei è arrivata nel progetto in modo molto determinato, è una “cazzuta”. Ha preso il film con la giusta professionalità e serietà. Ha recitato un parte che aveva molte difficoltà: è riuscita a dare spessore in una commedia, recitando in una lingua straniera e dando importanza al personaggio.
Giovanni Veronesi, perché proprio questo film?
Veronesi: L’idea del film nasce tantissimo tempo fa con Francesco Nuti, avevamo addirittura pensato di fare un film insieme su questa idea. Poi ho conosciuto Fabio De Luigi e ho pensato che era perfetto per questo ruolo. Per l’amica sono andato a prendere Laetitia Casta, perché è straniera e poteva rappresentare una donna diversa da quella italiana. L’idea di amicizia può essere difficile da sostenere ma ci sono tanti uomini “satellite” che girano intorno a una donna della quale poi, inevitabilmente, si innamorano. E’ una cosa comune a tutti ma più alle donne. Mi sembrava molto bello come argomento da raccontare, senza tralasciando una certa profondità soprattutto nel personaggio di Laetitia Casta che solo in apparenza è superficiale.
L’idea di Una Donna per Amica, quindi, nasce tanto tempo fa con Francesco Nuti. Ora che lo hai realizzato cosa ne pensa? L’hai sentito?
Veronesi: Con Francesco ci parlo spesso ma modo mio e non so se è giusto parlargli di lavoro e di cinema. All’epoca non concepiva assolutamente possibile l’amicizia tra uomo e donna, poi le cose sono andate come sono andate e Francesco fa parte di un altro aspetto della mia vita che non riguarda più il cinema.
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