La crisi dell’audiovisivo arriva anche nella lontana Nuova Zelanda, la NZ Film Commission si smembra in tre unità
La New Zeland Film Commission dà le dimissioni e lascia il suo ruolo leader di agente delle vendite con effetto immediato a partire dalla fine del mese di marzo. La compagnia neozelandese, la prima nel settore del film funding, non rappresenterà né finanzierà più cortometraggi o lungometraggi. A partire dal primo aprile, quest’ultimi saranno posti sotto la guida di agenti internazionali delle vendite.
La notizia giunge come conseguenza di un processo di pulizia voluto da Dave Gibson, capo esecutivo della commissione.
“Attualmente stiamo contrattando con agenti delle vendite internazionali per gestire al meglio la sistemazione dei titoli del film, di cui adesso non ci occuperemo più. Questi faranno parte di una nuova libreria catalogata e resteranno sotto la nostra osservazione”, così ha dichiarato la NZ Film Commission.
Gibson sta sistemando l’organizzazione in tre unità: sviluppo e produzione, guidata da Lisa Chatfield, sviluppo del talento, con a capo Chris Payne, e marketing, guidato da Jasmin McSweeney.
Per oltre quarant’anni, la compagnia ha prodotto, co-finanziato a rappresentato circa 129 film. “Il nostro obbiettivo è lavorare con i registi e raggiungere ottimi risultati con i loro film, lavorando come sia investitori e agenzia culturale”, ha così concluso la NZ Film Commission.
Verdiana Paolucci