Dai Paesi Arabi prende vita un nuovo modo di fare il cinema, il Greenhouse Women mette al centro la donna
È l’autorevole Vareity che riporta a noi cultori ed amanti del cinema la notizia di un progetto molto interessante che sta prendendo forma nell’Estremo Oriente. Si chiama GreenHouse Women il progetto lanciato da New Found For Cinema and Television. L’associazione no-profit decide di sfruttare le grandi potenzialità del suo territorio, per dare vita a qualcosa di stimolante, all’avanguardia e che – sicuramente – presto o tardi farà storia.
Il progetto in questione è rivolto appunto a 12 cineaste arabe di talento, che nel tentare di esprimere il loro concetto di arte cinematografica rappresenteranno tutti gli aspetti della società israeliana che conta arabi, ebrei ed etiopi. Ogni Filmaker verrà affiancata da un mentore per un seminario di cinque giorni che tratterà come argomento il cinema in tutte le sue sfaccettature, come si produce un film e come si scrive una sceneggiatura. Un sorta di moderna scuola di specializzazione che mira ad ampliare i suoi orizzonti.
Inoltre, l’organizzatrice del progetto, Sigal Yehuda, afferma che ha creato questo progetto non solo per insegnare come si crea un film, ma ha messo su GreenHouse Women per unire tutte quelle persone che amano il cinema, ma che sono divise a causa dei diversi credi politici che per l’Estremo Oriente, rappresentano un grave problema. Con il cinema quindi si vuole creare un legame tra i paesi l’arabi e la settima arte. Diamo libero sfogo al progetto nella speranza che possa creare davvero qualcosa di nuovo nel panorama cinematografico.