IL GOVERNO TURCO NON VUOLE NYMPHOMANIAC NELLA MEZZALUNA
Mamma li turchi! E questa volta si può urlare con forza: una Commissione mista facente capo ai ministeri della Cultura, Interno ed Istruzione di Ankara ha deciso di vietare la diffusione dell’ultima pellicola del regista danese Lars Von Trier il motivo è molto semplice e quanto mai banale, c’è troppo sesso.
L’ultimo lavoro del cineasta, che narra la storia di una donna affetta da problemi di ninfomania seguendo il suo percorso dalla sua fanciullezza ai 50 anni, non verrà distribuita nella Mezzaluna. Il film, diviso in due volumi, era stato presentato proprio la scorsa settimana al Festival del Cinema indipendente di Istanbul in una versione molto più soft, rimontata dallo stesso Von Trier, la stessa versione che dal 14 marzo (il VOL I) e dal 21 dello stesso mese (il VOL II) avrebbe dovuto esordire nei cinema di Turchia, ovviamente col bollino rosso che impediva la visione ai minori di 18 anni.
Il divieto che include anche una futura distribuzione homevideo è stato emendato da una Commissione che comprende non sono figure politiche ma anche una vasta gamma di bigotti uomini di scienza, tra i quali spiccano sociologi, psicologi e specialisti dello sviluppo infantile.
All’interno della Commissione che ha letteralmente censurato la versione edulcorata del lungometraggio faceva parte anche la pecora nera Yamac Okur contrario a questo eccessivo divieto. Okur, in un’intervista al quotidiano turco Radikal ha enunciato, senza mezzi termini, il suo punto di vista: “personalmente credo che si tratti di un atto di censura. Nymphomaniac è stato proiettato in molti altri Paese e pure in un festival turco. Avrebbe potuto essere trasmesso con limitazioni per fascia di età, lasciando agli spettatori la libertà se andarlo a vedere o meno. Vietarne a priori la visione e la diffusione commerciale è un grosso errore”.
Al di là delle polemiche tra gli interni membri della Commissione censuratrice c’è da sottolineare che la Turchia non è affatto nuova a queste forme di limitazione della libertà, anzi, addirittura uno sceneggiato di grande successo e prodotto nella stessa Mezzaluna è stato additato per scene troppo succinte dal Premier Recep Tayyip Erdogan che ha denunciato il produttore e il regista per poi perdere miseramente la causa ma comunque ottenere che nella serie, Muhtesem Yuzyil, le scene erotiche fossero molto meno spinte e le donne molto più vestite. E così anche nella fiction che narrava le vicende del Sultano Solimano il Magnifico le donne, alla fine, sono state coperte con quel velo di ipocrisia.
E chissà se sarebbe stata fatta la medesima intransigente scelta di non mostrare se Nymphomaniac avesse avuto come protagonista un uomo…