PER L’ANNIVERSARIO DEGLI STUDIOS DI ROMA GOOGLE DEDICA UN DOODLE CHE RICORDA LA SUA GRANDEZZA DEL PASSATO
È stato il set di Ben Hur, Elena di Troia, Francesco di Assisi, Cleopatra, Il tormento e l’estasi e di gran parte dei classici film di Federico Fellini, considerato una location prestigiosa e ricca di potenziale. Cinecittà, la Fabbrica dei sogni è stata inaugurata il 21 aprile del 1937. Il suo nome evoca grandi star e un passato glorioso, poi ci si sveglia e si rende conto che non è nient’altro che un cimitero di stelle. Ora che Google ha “dichiarato” la sua rinascita attraverso un doodle celebrativo, il nuovo governo sta provando almeno a dare un senso a questo scempio della nostra recente storia.
L’idea è quella di rimborsare attraverso il tax credit (scelta intelligente) il 25% del costo per le produzioni straniere che vorranno girare film a Roma. Come per To Rome With Love, uno dei film più brutti e meno ispirati di Woody Allen.
Questi i progetti tesi a ridare lustro agli Studios, vogliamo pensare positivo e darvi qualche nome. Appena terminato di girare Everest del regista islandese Baltasar Kormàkur Samper e a giorni inizieranno le riprese di un altro progetto internazionale, Road to Capri di Boris Damast e quelle della nuova fiction Squadra Mobile della Eat Movie di Pietro Valsecchi.
I teatri di posa sono ancora attivi e vogliono cominciare a scrollarsi di dosso quella nomea di inutilità che li ha condizionati nell’ultimo ventennio, in perfetta simbiosi con il declino culturale intrapreso da tutto il Paese. L’iniziativa di Google è come una manna dal cielo, con il senno di poi sono ancora gli stranieri a valorizzare l’Italia e di conseguenza anche il cinema ne beneficia appieno.
Danneggiato durante i bombardamenti di Roma nella seconda guerra mondiale gli studi hanno riaperto nel 1950, attirando alcuni dei più grandi e di maggior successo produzioni hollywoodiane dell’epoca. Oggi quel momento è tornato e con l’iniziativa “Ave Cinecittà”, con tanto di visita sul set permanente della Roma Repubblicana, comincia nuovamente la nuova epopea del cinema nella città eterna: in replica dall’1 al 4 maggio, per poi riproporsi ciclicamente.
L’augurio è quello di mantenersi almeno su livelli accettabili, dare spazio al cinema fatto di talenti e storie e poi, in caso, tornare a parlare di fabbrica di sogni e non di cantiere sempre aperto.
SdB