IL FILM ACQUE DEL SUD CREA UN ALCHIMIA INCREDIBILE E L’INIZIO DI UNA STORIA D’AMORE CHE HOLLYWOOD SOGNAVA SOLTANTO
Humphrey Bogart e Lauren Bacall si incontrano per la prima volta sul set di Acque del sud (1944). Lui ha 44 anni e ormai è diventato uno dei volti più iconici del cinema americano, lei ne ha appena compiuti 19 e si cimenta per la prima volta davanti alla macchina da presa. Tra i due nasce da subito un forte sentimento, nonostante tutta la disapprovazione del regista e il fatto che Bogart fosse sposato con Mayo Methot, la sua terza moglie.
Il titolo originale presenta il film diretto da Howard Hawks come la trasposizione cinematografica del romanzo omonimo di Ernest Hemingway, Avere e non avere, anche se in realtà sarebbe più corretto definire la pellicola “liberamente ispirata” all’opera del celebre scrittore. Hawks e Hemingway lavorano fianco a fianco per scrivere la sceneggiatura, che viene in seguito riveduta e corretta anche da William Faulkner.
Il risultato finale è fedele a malapena alle prime pagine del libro, mantiene i personaggi principali e le loro caratteristiche, ma di fatto cerca di avvicinarsi il più possibile alle atmosfere di Casablanca, il film che due anni prima aveva ottenuto un incredibile successo e che aveva portato Humprey Bogart all’apice della sua carriera. La vicenda viene ambientata in una colonia francese sotto il governo di Vichy, si aggiunge il ruolo di un simpatico pianista che nella versione cartacea non esisteva e il protagonista si ritrova a dover aiutare una coppia di sposi arruolati tra le file della Resistenza.
Se dal punto di vista sentimentale gli incontri clandestini tra Bogart e la Bacall sono brevi e discreti, durante le riprese la chimica tra di loro è innegabile: Bogart mette a disposizione della ragazza la sua esperienza e le fa da mentore, incoraggiandola a rubargli la scena. Hawks sfrutta suo malgrado la situazione e amplia la parte della Bacall, gettando le premesse per la sua futura carriera da femme fatale. In seguito commenterà così la storia d’amore nata sotto i suoi occhi: «Lui si innamorò del personaggio che lei interpretava, così lei dovette continuare a recitare per il resto della vita».
Pochi mesi dopo la fine delle riprese i due tornano a lavorare insieme per Hawks nel noir Il Grande Sonno. Tratta dal romanzo di Raymond Chandler, la vicenda viene di nuovo adattata per il grande schermo con l’aiuto di William Faulkner e, per la seconda volta, finisce per non corrispondere alla trama originale, risultando molto più caotica e confusa. L’atmosfera sul set è poi tesa e carica di sottintesi, con Bogart ancora diviso tra il suo infelice matrimonio e il nuovo amore, ma il risultato non fa che confermare la straordinaria affinità tra lui e Lauren Bacall, vero punto di forza della pellicola. In seguito al matrimonio tra i due attori il film verrà addirittura rimontato, con l’aggiunta di nuove scene studiate al solo scopo di far risaltare il loro rapporto, e distribuito quindi nelle sale non prima del 1946.
Nel febbraio del 1945 infatti Humphrey Bogart firma i documenti per il divorzio e a maggio sposa Lauren Bacall. I due resteranno felicemente insieme, nonostante la differenza d’età e i temperamenti molto diversi, sino al 1957, alla morte di lui. Al cinema torneranno da coprotagonisti in altri due film, La fuga (1947, di Delmer Daves) e L’Isola di corallo (1948, John Uston), scegliendo di vivere il resto della loro storia d’amore lontani dalla macchina da presa.