UN FILM COLLETTIVO, UN PROGETTO INDIPENDENTE. QUESTO È SISMA EMILIA, UN INSIEME DI CORTI DI DIVERSI AUTORI EMILIANI PER RIPERCORRERE IL TERRIBILE TERREMOTO
Sisma Emilia è un progetto collettivo che vede la partecipazioni di diversi autori e delle loro opere. Il film, dal titolo provvisorio, prende ispirazione da September 11, un’opera simile, girata da undici registi di varie nazionalità nel 2002 e, ovviamente, in onore alle vittime dell’11 Settembre 2001. La tragedia raccontata in Sisma Emilia è invece il terremoto che ha scosso e distrutto l’Emilia nel maggio 2012, una tragedia che viene vista con gli occhi di chi c’era, senza quegli ornamenti mediatici che stravolgono ogni sapore e odore. Subito dopo il terremoto il progetto è andato piano piano a prendere forma grazie ad un collettivo che ha riunito artisti, autori e registi provenienti dall’Emilia Romagna. Il film è diviso in sei capitoli, ogni storia ha un suo vestito, un suo modo di raccontarsi e di raccontare, ogni narratore possiede il proprio punto di vista, autentico ed interno, ma con varie sfumature.
Questi i membri del collettivo: Francesco Barozzi, Carlo Battelli, Roberto Cavana, Emanuele D’Antonio, Domenico Guidetti, Mirco Marmiroli, Marco Maselli e il gruppo Gilson, Corrado Ravazzini e Nicola Xella. Ogni regista ha coinvolto i propri gruppi di lavoro, i tecnici non solo hanno accettato di partecipare alla realizzazione di un singolo episodio, ma hanno offerto il proprio aiuto agli altri gruppi che ne aveva bisogno, mettendo in piedi un progetto completamente autoprodotto. Sisma Emilia non vuole solo ricordare una tragedia ma vuole darsi da fare e raccogliere fondi da donare ai terremotati emiliani, questi sono gli obiettivi del film. Al progetto ha contribuito anche Roberto Herlitzka partecipando al cortometraggio Anniversario diretto da Francesco Barozzi.
Le riprese, svolte a Rovereto sulla Secchia, sono avvenute nel febbraio 2014. In occasione del secondo anniversario della prima scossa di terremoto, martedì 20 maggio, Sisma Emilia verrà presentato in anteprima nazionale a Mirandola. L’arte ha sempre costruito, messo insieme, riunito. Questa volta ha farlo è il cinema, quella scatola buia che scuote le anime e incide le menti. La settima arte vuole ricordare partendo dagli sguardi di chi ha toccato le macerie.
