ABEL FERRARA RISPONDE ALLE ACCUSE: “NON SONO ANTISEMITA”
Arrivano le accuse per Abel Ferrara. Come volevasi dimostrare il suo Welcome to New York ha scatenato un vero e proprio putiferio a Cannes e non solo. La pellicola, lo ricordiamo, si concentra sulla vicendadi Dominique Strauss-Khan l’ex capo del Fondo Monetario Internazionale che nel 2011 venne arrestato nella Grande Mela con l’accusa , poi ritirata , di aver violentato una cameriera. L’accusa venne ritirata ma Strauss e Anne Sinclair si separarono.
Nonostante la pellicola sia stata esclusa dal concorso, l’accaduto non è stato visto con buon occhio dallo stesso Dominique Strauss-Kahn che querelerà per diffamazione Abel Ferrara. Oltretutto Anne Sinclair, ex moglie di Strauss ha espresso tutto il suo “disgusto” nei confronti del film definito antisemita e misogino con un editoriale pubblicato sull’Huffington Post, di cui è direttore. Ha escluso esplicitamente di volere concedere a Ferrara e al co-produttore Maraval il piacere di attaccarli davanti alla giustizia. Citando le sue parole: “..Non attacco le porcherie, le vomito“.
Parole forti a cui Abel Ferrara ha risposto in modo, forse, un po’ sconnesso: “Non sono antisemita, sono stato cresciuto da donne ebree e come un italiano di nascita non faccio parte della tribù ma quasi“. Collegandosi al fatto che nel film Anne Sinclair è Simone, nipote di un collezionista d’arte arricchitosi con i soldi degli ebrei durante la seconda guerra mondiale, aggiunge concludendo: non ho detto che il padre di lei sia stato un collaborazionista, è stato quasi ucciso dalla Gestapo, è stato tutto il contrario.
Il film, distribuito on-line, continua a far discutere di sé e forse questo attirerà la curiosità di una parte del pubblico, quella parte di spettatori in cerca di temi scottanti e scene forti.
