Blockbusters Mamories: Chi ha incastrato Roger Rabbit?

CHI HA INCASTRATO ROGER RABBIT RAPPRESENTA LA VOGLIA DI STUPIRE ATTRAVERSO UNA STRAORDINARIA IDEA DI CINEMA

Riuscire a creare qualcosa di straordinario non è mai impresa facile per il mondo del cinema nonostante i mezzi a disposizione, per questo stupire il pubblico senza cadere nella banalità è una  cosa rara. Alle volte lo straordinario nasce da un insieme di persone che, unite in un unica mente, riescono a concretizzare qualcosa di incredibile, ed è questo il caso del film Chi ha incastrato Roger Rabbit?

Nel 1982 la Walt Disney acquistò i diritti del romanzo di Gary Wolf intitolato Who Censored Roger Rabbit? Da lì a poco, dopo una cernita non poco travagliata, la regia venne affidata a Robert Zemeckis, regista che aveva guadagnato la sua fama grazie agli incassi massicci di Ritorno al futuro e All’inseguimento della pietra verde, ma la mossa vincente definitiva arrivò nel 1985, quando la  Disney decise di assumere come produttori del film Frank Marshall, Steven Spielberg e Kathleen Kennedy.

Spielberg su tutti aveva le idee ben chiare, non voleva limitare la pellicola come di fatto nel romanzo, bensì riuscì a prendere accordi diretti con varie case di produzione inserendo così i personaggi più famosi di ogni cartone animato del periodo. Non solo Disney, che nel frattempo per via del budget troppo elevato abbandonò la distribuzione lasciando il passo alla Touchstone Pictures, ma anche Warner Bros. Metro-Goldwyn-Mayer Paramount Pictures Universal e altre piccole distribuzioni fornirono i loro personaggi migliori per realizzare questa idea inimitabile che solo una mente vivace come quella di Steven Spielberg avrebbe mai potuto creare.

Così dopo un lungo travaglio nel 1988 uscì, non il primo, ma sicuramente il miglior film a tecnica mista che univa attori in carne ed ossa e personaggi dei cartoni animati.

Il burbero detective Eddie Valiant (Bob Hoskins) odia tutti i cartoni animati provenienti dalla surrealistica Cartoonia, città periferica di Los Angeles popolata dai Toons. Un giorno il boss degli studi cinematografici Marvin Acme (Stubby Kaye) ingaggia Valiant per indagare sulla vita di Jessica Rabbit, sensuale e indiscussa star nel mondo dei cartoon. Durante il proseguo delle indagini sbuca il nevrotico marito della star, il coniglio Roger Rabbit, che non fa una bella impressione su Eddie. Questo funambolico duo si ritroverà presto coinvolto in una esilarante spirale di ricatti e omicidi dove l’ombra oscura del tutore della legge giudice Morton (Christopher Lloyd) sembrerebbe avere delle responsabilità dirette.

Alla pellicola vennero riconosciuti tre indiscutibili Oscar tecnici quali il montaggio e gli effetti speciali visivi e sonori. Di fatto, tecnicamente, il risultato finale è ancora a oggi una vera meraviglia visiva, nella quale la caratterizzazione e l’estetica dei personaggi umani e cartoon coesiste perfettamente dando vita ad una trama arguta ed esponenziale.

Il cortometraggio d’apertura unito al puro stile action-comedy fanno nostalgicamente ricordare i grandi classici Warner, alla quale in più di un’occasione gli viene reso il giusto tributo. Questa è una storia da guardare ripetutamente, per coglierne ogni citazione e trovata comica che hanno reso questa Opera un vero e autentico Cult spensierato.

 

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