CAM GIRL, UNA STORIA DI SOGNI E DURA REALTÀ
DURATA: 90′
USCITA IN SALA: 22 Maggio 2014
VOTO: 3 su 5
La crisi economica, la disoccupazione, i giovani. Tutte queste parole sono ormai da qualche anno le protagoniste dei titoli di giornali, tg, lanci d’agenzia. Tutti i giorni ne sentiamo parlare in modo allarmistico, esasperando la preoccupazione degli italiani che vivono in un tempo dove il futuro è drammaticamente incerto. Il problema del mancato lavoro ha ormai raggiunto il primo posto all’ordine del giorno dei programmi dei vari politici che passano sulla poltrona che tiene nelle mani il nostro paese, ma che poi puntualmente non fanno che peggiorare la situazione già instabile di partenza. Quali vie di uscita allora? Di escamotage più o meno legali ce ne sono parecchi.
In questo senso Mirca Viola dirige un film che definire attuale è dir poco. Prende spunto da questa tragica realtà infatti per raccontare una storia di futuro non concesso, quello dei giovani che dopo anni di studio si ritrovano catapultati in un mondo del lavoro che non trova posto per loro. Cam Girl è la vicenda di quattro ragazze che si ritrovano a vendere il loro corpo in rete, esibendosi in prestazioni hot dietro una webcam, stipendiate da un’agenzia. Ma quando capiscono che questa non fa altro che sfruttarle senza dargli quanto dovuto, con intraprendenza decidono di mettersi in proprio accettando i rischi che ciò potrebbe comportare.
Il film è in sostanza la denuncia nei confronti di una società che specula sulla crisi economica e porta allo sfruttamento di ogni cosa si possa raggirare come più sembra vantaggioso. L’universo femminile si fa protagonista di un racconto realistico dell’Italia odierna, uno spaccato di società che non si fa scrupoli di fronte alla moralità se l’unica possibilità è la disoccupazione. Il lavoro nero, il florido commercio del sesso, la facilità con cui internet ti permette di accedere al mondo dell’illegalità e la mancanza di alternative ‘a tempo determinato’ sono quello che rimane alla nostre protagoniste per vivere, esattamente come le protagoniste della cronaca vera con la coscienza delle quali dobbiamo fare i conti ogni giorno.
La regia di Mirca Viola è efficace nel raccontare con realismo la storia di Cam Girl, non rendo le giovani ragazze delle vittime – almeno non apertamente – ma consapevoli della loro scelta. Sullo sfondo di una Torino dai colori grigi, contrastano i colori accesi delle mise di scena delle ragazze che si destreggiano tra scene di vita quotidiana, scene hard e scene dalle riflessioni profonde. Sebbene non sia un lavoro perfetto e risenta di una sceneggiatura dai dialoghi non troppo approfonditi nè elaborati, il film riesce nel suo intento di colpire per il realismo di una storia coinvolgente perchè tangibile.