EDGE OF TOMORROW, UN SCI-FI DI ALTO LIVELLO
DURATA: 113′
DATA DI USCITA: 29 Maggio 2014
VOTO: 4 su 5
“Combattere è il nostro mestiere“. Combattere è quello che facciamo ogni giorno, appena alzati dal letto combattiamo contro la stanchezza, contro la voglia irrefrenabile di rimettersi sotto le coperte invece che andare a lavoro, contro il capo irrispettoso e spocchioso, contro una moglie o un marito assente, contro i bambini che non fanno quello che i genitori dicono, contro un collega che ti ruba un’idea, contro la signora che ti supera in fila al supermercato, contro la vicina che quando torni a casa esausto si mette a sentire la musica a tutto volume. Ogni giorno che ci alziamo dal letto ognuno di noi si appresta a combattere una battaglia contro qualcosa. Il tenente William Cage, in un mondo futuro non datato, si alza al mattino per convincere l’opinione pubblica che le creature aliene che hanno invaso la terra presto saranno eliminate e la pace potrà essere ristabilita nel mondo. Ma come la maggior parte di noi ha imparato a proprie spese, quasi mai le cose vanno nel modo in cui le immaginiamo.
Giunto dall’America a Londra per capire a che punto della guerra ci si trovi, a Cage viene ordinato di arruolarsi nell’esercito che prenderà parte all’operazione Downfall, la missione che determinerà la caduta dei Mimics e che quindi ha bisogno di unire tutte le forze. Ma il rifiuto da parte dell’ufficiale incredulo all’ordine lo farà entrare nell’esercito da disertore, deriso e schernito soprattutto dal plotone cui viene assegnato. Poco importa ormai, l’aereo che li porterà sul campo di battaglia è in volo.. boom! Un esplosione. In un attimo siamo catapultati in un paesaggio cinematografico che ricorda lo sbarco in Normandia, dove Cage prova a rimanere in piedi uccidendo uno di quei mostri ma.. era solo un brutto sogno. La scena ricomincia da capo, e così si ripete per varie volte.
Eh già perché nella prima mezz’ora di Edge od Tomorrow – Senza domani, si ha la percezione di trovarsi dentro un videogioco. Il tuo personaggio muore? Si riparte dall’ultima volta che hai salvato il gioco. Così le numerose volte che Cage muore e si risveglia di colpo danno il via alla storia che inizialmente sarà caratterizzata da assurde e snervanti sequenze apparentemente uguali che avranno un senso solo quando si entrerà nel vivo del racconto. Tom Cruise è infatti tratteggiato, in un primo momento, come un antieroe, ovvero un debole, vigliacco, egoista che però finirà per redimere sé stesso in battaglia. Quello che sembrava solo un brutto sogno è il potere di rivivere il tempo e modificarne il corso degli eventi, e insieme alla femminile ed insolita macchina da guerra Rita (Emily Blunt) sarà l’unico in grado di sconfiggere i Mimics.
Il ritmo scorre veloce e il duo Cruise-Blunt tiene magnificamente la scena, non diventando mai la coppia di eroi convenzionali che siamo abituati a vedere sul grande schermo ma anzi tirando fuori dai loro personaggi un’umanità tale da sentirli vicini. Merito della regia di Doug Liman (la tridimensionalità per film del genere è come la ciliegina sulla torta o lo zucchero al velo sul panettone, come preferite) e della sceneggiatura di Christopher McQuarrie (che mette un pizzico di humour tra un incubo e l’altro e regala qualche risata laddove poteva farsi sentire pesante la ripetitività della scena), Edge of Tomorrow – Senza domani non è affatto il film sci-fi che siamo abituati a vedere.
Ha una marcia in più ed è quella che contraddistingue i grandi film da quelli mediocri: alla fine dei conti, quando ci si avvia verso il finale, poco importa di come andrà a finire perché l’intrattenimento e il divertimento ti hanno totalmente coinvolto. E’ un film che gioca con lo spettatore al punto da confonderlo quasi per prendersi gioco della sua intelligenza. Ma la vita è tutt’altro rispetto ad un gioco e ogni situazione finisce con un game over: e anche questa volta, il tempo è scaduto.