FILM DA VEDERE IN SALA IN UN WEEKEND RICCO DI USCITE
Finalmente ci siamo: l’8 Maggio è arrivato. Questa data non vi dice niente? Ve lo ricordiamo noi il motivo per il quale vi sareste dovuti salvare la data. Da oggi prende il via la Festa del Cinema, che si concluderà il prossimo 15 Maggio e che vi dà l’occasione di vedere i vostri film tanto attesi ad un prezzo stracciato: 3 euro in 2D, 5 euro in 3D. Il nostro consiglio è quindi di dare uno sguardo alle scelte cinematografiche che noi di Film 4 Life abbiamo fatto nelle ultime settimane per voi, e di recuperare al cinema tutti i film da vedere in sala! Approfittatene, non poteva arrivare possibilità migliore per fare scorpacciata di film! Buon weekend e buona festa del cinema!
FILM DA VEDERE IN SALA:
ALABAMA MONROE, UNA STORIA D’AMORE – per curiosi di emozioni vere
Elise (Veerle Baetens) e Didier (Johan Heldenbergh) si conosco, s’innamorano, cantano insieme in un gruppo bluegrass e danno vita ad una splendida, bellissima bambina, Maybelle (Nell Cattrysse). Loro tre, insieme, sono bellissimi ma, guarda caso, l’ineluttabilità del destino mette in discussione tutto, visto che la piccola Maybelle viene colpita da un tumore gravissimo. Alabama Monroe è diretto da Felix Van Groeningen ed è quello che di più vicino all’amore si potrebbe immaginare in relazione alla narrativa cinematografica, da sempre legata ai sentimenti disperati e tormentati. Alabama Monroe è questo, l’asciutto racconto di ciò che succede quando le fiamme sono ormai cenere, dell’acustica ruggente di un musica allegra che suona nient’altro che lacrime, sui tocchi degli interpreti perfetti di una tormentata e distruttiva melodia.
LOVELACE – per curiosi di una storia vera
Nata da nel Bronx Linda Susan Boreman si sposò molto presto con Chuck Traynor il quale la obbligò a partecipare al lungometraggio pornografico che la rese famosa. Lovelace, di Robert Epstein e Jeffrey Friedman è un biopic che vuole raccontare il dietro le quinte della famosa pellicola ripercorrendo parte della storia della sua protagonista, interpretata da una convincente Amanda Seyfried. Diviso idealmente in due parti, il lungometraggio nella sua prima metà accenna alla famiglia bigotta della donna, spiegando il motivo psicologico del suo legame col primo marito Chuck e dipingendo la loro storia e la scelta di partecipare al cult movie come quasi spontanea, per poi aprirsi in un secondo tempo, più veritiero e meglio riuscito, in cui la realtà delle cose viene a galla.
MARINA – per curiosi drammatici
Con una regia molto televisiva arriva sul grande schermo il racconto della vita di Rocco Granata, il cantautore italiano, naturalizzato belga, che ha lasciato al panorama musicale una delle ballate più cantate e conosciute di sempre: Marina. Il film, diretto da StunConix, si ispira liberamente alla vita del musicista, ponendo come sfondo l’immigrazione, il disagio, il sud italiano, il viaggio, il sogno, la discriminazione. Uno sfondo che come un telo copre le storie e i racconti degli anni ’50, di tutti quegli immigrati italiani che lasciarono la propria casa per trovare fortuna altrove scontrandosi con un muro ostile di pregiudizi e razzismo. Il piccolo Rocco aveva 10 anni quando il padre Salvatore (Luigi Lo Cascio) si trasferisce in Belgio per lavorare in miniera. Passa solo un anno e la famiglia si riunisce, Salvatore chiede ai figli e alla moglie (Donatella Finocchiaro) di raggiungerlo. Qui inizia per loro una nuova vita.
PRINCIPESSA MONONOKE – per curiosi di Miyazaki
Con Principessa Mononoke, Miyazaki ci porta attraverso la mitologia animista, dove le forze del Bene e del Male sono rappresentate dagli animali: lupi e cinghiali che si uniscono per combattere un nemico comune, l’uomo. La natura quindi non è solo oggetto, ma nel film diventa un mondo vivente che assume la forma di animali dotati di parola. Nel suo intento, il regista giapponese non vuole solo far capire il conflitto tra natura e modernità, ma trasporta lo spettatore al suo interno grazie a personaggi ben costruiti ed eroi senza macchia: gli uomini che distruggono le foreste non sono poi così cattivi, perché cercano di farcela con le loro forze; così San e gli dei della foresta non hanno solo nobili intenti. Eppure, nonostante i conflitti tra i due mondi diversi, essi riescono a realizzare qualcosa di magico.
DEVIL’S KNOT, FINO A PROVA CONTRARIA – per curiosi thriller
Un giorno come tanti, una famiglia come molte. Una passeggiata in bici con gli amici di sempre. Era il 1993. Avevano solo 8 anni. Un altro errore giudiziario forse, l’ennesimo in America. Un caso di omicidio nascosto tra ombre e violenza efferata. Devil’s Knot si ispira così a fatti realmente accaduti. A West Memphis tre adolescenti furono condannati per l’uccisione di tre bambini di soli otto anni. Il caso fu raccontato dai media come la conseguenza di un rito satanico, ma sin da subito la sentenza non convinse. L’unica vera prova fu la confessione di uno dei tre giovani presunti assassini di cui in seguito si dimostrò un leggero ritardo mentale.