A LOS ANGELES IN SCENA LA RASSEGNA DEDICATA AL GRANDE ATTORE CIOCIARIO, A DIECI ANNI DALLA SUA SCOMPARSA
Ci pensi e ci ripensi, alla fine l’Italia del cinema classico ha tanti grandi nomi, comparati al panorama contemporaneo, degli attori validi e riconosciuti in tutto il mondo, icone gloriose che ci riportano indietro nel tempo e al contempo si rendono attualissimi ancora oggi. Talvolta nati dal talento del volgo hanno rappresentato per decadi il nostro paese sul grande schermo, a tal punto che omaggiarli assume sempre il senso di un grande evento culturale.
In questo caso, in tale specifico anno, per ricordare i dieci anni dalla sua scomparsa, l’America si è attrezzata per celebrare a Los Angeles uno dei nostri attori più famosi, per dare nuovamente voce al mito di Nino Manfredi, immagine dell’Italia da esportazione, nato a Castro dei Volsci nel 1921, che insieme a Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni, Ugo Tognazzi e Alberto Sordi è riconosciuto come uno dei mostri sacri del nostro classicismo cinematografico.
In che modo? Partendo con la proiezione speciale organizzata da Dalia Events in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura della versione restaurata del film Pane e Cioccolata, capolavoro eterno che apre ufficialmente la manifestazione “Nino! Omaggio a Nino Manfredi”, presentata lo scorso 10 aprile a Roma. Storia di un emigrato italiano italiano nella Svizzera degli anni 70, che tra dramma e commedia grottesca fatica a trovare il suo posto nel mondo, seppur a poche centinaia di chilometri da casa.
La carriera di Manfredi trova dunque una nuova vetrina, tornando alla ribalta di Hollywood grazie ad una rassegna che punta al suo talento, ma anche alla sua umanità come interprete e personaggio dello spettacolo. “Il buon senso dell’uomo qualunque”, in questo modo hanno definito i ruoli interpretati nella sua lunga carriera e noi ci accodiamo a questo giudizio, riconoscendo “Nino” come simbolo vero di un Italia scomparsa e oggi riapparsa.
Quella che non molla mai, come il suo personaggio omonimo nel film di Franco Brusati. Da recuperare assolutamente.