DALLA NBC ARRIVA THE NIGHT SHIFT UN NUOVO ED AVVINCENTE MEDICAL DRAMA
na volta il mese di maggio segnava la fine della stagione televisiva, quel momento in cui tutte le serie che ci hanno accompagnato per 9 mesi, si prendevano una meritata vacanza. Da qualche anno a questa parte invece, l’arrivo dell’estate, porta con se tante nuovi show televisivi. The Night Shift è uno di questi, e la NBC decide di trasmesse dal 27 maggio questo promettente medical drama. La rete del pavone torna quindi al genere televisivo più amato di sempre, e cerca di trovare il degno sostituto di ER – medici in prima linea, dopo i fallimentari Mercy e Combat Hospital. The Night Shift non è certo il serial più innovativo della stagione, ma è ben studiato ed impreziosito da tutte quelle storie che creano empatia con il pubblico.
Ci troviamo in quel di Albuquerque, in New Mexico, dove al San Antonio Medical Center, conosciamo le vicende professionali e private dei medici del turno di notte. I protagonisti che in quanto a bellezza e fascino eguagliano i medici di Grey’s Anatomy, hanno tutti una storia problematica alle spalle, che rende il tutto ancora più invitante. L’ex medico di guerra T.C. Callahan, interpretato da Eoin Macken, si scontra subito con la dura burocrazia dell’ospedale e soprattutto non ha un buon rapporto con Michael Ragosa (Freddy Rodriguez) l’amministratore delegato. Lui è un uomo schivo che cerca in tutti i modi di sanare la terribile situazione economica in cui l’ospedale e caduto da tempo ormai. In questo contesto conosciamo anche la dottoressa e capo dello staff del turno di notte (ed ex fidanzata di T.C.) Jordan Alexander, interpretata da Jill Flint. The Night Shift comunque non si fa mancare nulla, nel cast infatti spicca anche un medico omosessuale che nasconde le sue vere inclinazioni, interpretato da un brillante Brendan Fehr conosciuto in tv per il suo ruolo CSI e Roswell.
Una serie estiva fresca e senza pretese quella che la NBC ha deciso di trasmettere dopo la conclusione di una turbolenta stagione televisiva. Seppur non brillando per originalità e scaltrezza dato che ormai il dualismo drama e medicina è stato sfruttato ampiamente in tv, The Night Shift risulta essere un piacevole intrattenimento. Intitolata principalmente The Last Stand, la serie sviluppata da Gabe Sachs e Jeff Judah, in corso d’opera ha avuto un inversione di rotta dato che i creatori inizialmente volevano creare uno show più vicino alla realtà moderna ed al di fuori dei classici cliclè da soap; ma la NBC che voleva avvicinarsi di più agli standard di mercato (per evitare un altro flop), ha deciso di ponderare bene le due anime dello show, dando spazio sia alle emergenze ospedalieri che al fattore drama. The Night Shift quindi funziona proprio perché il suo dualismo è ben distinto e diluito nella trama stessa, creando un plot organico, pulito ed a tratti elettrizzante. Anche se l’aspetto della soap paventa sui personaggi, ormai siamo consapevoli che questo melenso effetto al pubblico piace, e permette allo show di tessere una trama che possa intrecciare a se tutti o quasi gli episodi.
Partito sotto il più rosei degli auspici, dato che la premiere è stata seguita da 7 milioni di telespettatori, The Night Shift potrebbe essere il perfetto passatempo in attesa che tutte le nostre serie tv più amate tornino dopo la pausa estiva.