SI CONCLUDE LA PRIMA STAGIONE DELLA SERIE ISPIRATA AL FAMOSO FILM DEI FRATELLI COEN
Terminata la prima stagione di True Detective, il panorama televisivo era a corto di una serie che riuscisse a risultare caratteristica, originale e antologica. Andando oltre il semplice genere poliziesco, Fargo sembrava essere la risposta giusta al crime con Matthew McConaughey e Woody Harrelson. Lo show, creato da Noah Hawley e composto da dieci episodi a stagione, ha debuttato il 15 aprile sul canale via cavo FX, raccogliendo al suo esordio 2,65 milioni di telespettatori, ed è liberamente ispirato all’omonimo capolavoro dei fratelli Coen del 1996.
Protagonisti della storia sono Billy Bob Thornton, nel ruolo del violento delinquente Lorne Malvo, e Martin Freeman nei panni del sempliciotto agente assicurativo Lester Nygaard, ma nel cast troviamo anche Colin Hanks e l’esordiente Allison Tolman, che interpretano gli agenti di polizia Gus e Molly, chiamati ad indagare su una serie di omicidi legati a Malvo e Nygaard. Nel primo episodio, l’incontro in ospedale tra i due protagonisti è ciò che scatena una serie di eventi che cambieranno le loro vite; è Lorne, il cattivo della situazione, ad istigare il buon Lester e dirgli che potrebbe uccidere Sam Hess, l’odiato ex compagno di scuola, così da liberarsi del fastidioso bullo. Lester non nega né acconsente all’omicidio, e Lorne ucciderà lo stesso Hess. L’omicidio provoca qualcosa in Lester, che fa uscire il lato cattivo nascosto, e in un momento di follia, stanco delle pressioni psicologiche della moglie, la uccide.
Da un pilot molto buono con atmosfere fredde, come fredda è la città di Fargo, tinte grottesche, humour nero, e personaggi particolari, Fargo si è distaccato dal suo film prendendo vita propria. Le vite di Malvo e Nygaard percorrono due strade diverse: il primo trova ogni modo possibile per estorcere soldi ad un venditore, ma è nei guai quando due agenti in borghese si mettono sulle sue tracce; il secondo tenta di togliersi il peso dell’aver ucciso la moglie a martellate, e con le sue stramberie riesce incredibilmente a uscirne con le mani pulite. In contemporanea, l’ingenuo Gus e la intraprendente Molly (l’unica convinta che Lester abbia ucciso sua moglie) indagano sugli omicidi legati a Malvo e tra i due nasce un sentimento tenero.
Gli ultimi tre episodi fanno un salto nel futuro di un anno, dove le vite di Nygaard, diventato un assicuratore di successo, sicuro di sé e ben lontano dal Lester del pilot, sposato per la seconda volta, e di Malvo, che sta gestendo una falsa identità con tanto di moglie, per sfuggire alla solita polizia, si incontrano di nuovo. Da quel momento inizia l’inseguimento tra i due, ben consapevoli che Molly è tornata a indagare per incastrarli. Gli ultimi dieci minuti del season finale sono una corsa contro il tempo, dove il premio finale per tutti i personaggi sarà ciò che si meritano, eppure qualcosa resta in sospeso, pronta per essere esplorata in una prossima stagione.
Riguardo una seconda stagione, Noah Hawley ha annunciato che intende fare un film lungo 10 ore, lasciando una serie di dichiarazioni: “Se ci sarà una seconda stagione sarà una storia completamente nuova. Mi piace l’idea di andare a formare un grande libro intitolato ‘La storia del vero crimine nel Midwest’ e la prima stagione di Fargo è stato un capitolo di questo libro. Se faremo una seconda stagione, sarà un altro capitolo. Quando alla fine i lettori chiuderanno questo grande libro comprenderanno tutte le interconnessioni e ogni cosa avrà finalmente un senso perché ogni capitolo farà parte di un quadro complessivo più ampio. In questo modo avrò rispettato la commissione iniziale: realizzare un film di 10 ore che permetta di apprezzare sia lo svolgimento complessivo della storia che la serie puntata per puntata”.
Nessun dettaglio in merito al cast o alla trama, ma per la seconda stagione dovremmo attendere il prossimo anno.