Fermoimmagine: La valle dell’Eden

DAL ROMANZO DI STEINBECK, IL FILM DI ELIA KAZAN CHE DIEDE INIZIO AL MITO DI JAMES DEAN

Nel 1952 John Steinbeck pubblica il suo romanzo più ambizioso: una saga familiare, ambientata nella Salinas Valley in California, dagli inizi del Novecento sino alla Prima Guerra Mondiale. La valle dell’Eden conosce subito un grande successo, anche se la critica non lo considera il lavoro migliore dell’autore, e un caro amico di Steinbeck, Elia Kazan, rimane profondamente affascinato dalla storia. I due avevano appena collaborato insieme per il film Viva Zapata! (1952) e, con il permesso dell’autore, Kazan propone un adattamento cinematografico alla Warner Bros. La casa di produzione non solo accetta, ma lascia al regista un budget illimitato e libertà totale.

Kazan_La_valle_dell_Eden_In realtà la sceneggiatura scritta da Paul Osborn si basa soltanto sull’ultimo quarto del libro, raccontando la morte del protagonista, Adam Trask, e le vicende dei suoi due figli, Cal e Aron. Cresciuti dal padre severo e bigotto nella convinzione che la madre sia morta quand’erano piccoli, i fratelli non potrebbero essere più diversi: Aron è l’emblema dei valori impartiti dal padre, mentre Cal è un ragazzo tormentato e insicuro. La storia ha inizio quando Cal scopre che la madre in realtà è viva e proprietaria di un bordello nella vicina città.

Elia Kazan in quegli anni si era ormai affermato come uno dei registi più talentuosi di Hollywood, soprattutto grazie alle sue collaborazioni con grandi autori letterari o del mondo del teatro. Secondo gli estimatori, il suo più grande dono consisteva nell’ottenere dagli attori interpretazioni stupefacenti e, soprattutto, nello scoprire talenti nuovi: era stato lui, poco tempo prima, a sancire il successo di Marlon Brando in pellicole come Un tram che si chiama desiderio (1951) e Fronte del porto (1954), vincitrici rispettivamente di quattro e otto premi Oscar.

Anche per La valle dell’Eden Kazan riconferma questa sua abilità, selezionando un cast in grado di rendere il film un capolavoro. Naturalmente la pellicola viene ricordata come l’esordio di James Dean, ma fu anche la prima volta sul grande schermo per Jo Van Fleet, l’attrice che interpretava sua madre: famosa in ambito teatrale, fu scelta da Kazan per la sua bravura nell’interpretare donne più anziane di lei. Il debutto le valse il Premio Oscar come Miglior Attrice non Protagonista e lei e Kazan rimasero amici per tutta la vita. Tornò a lavorare con lui in Fango sulle stelle (1960) dove, per interpretare una matriarca quasi novantenne, le occorrevano ogni mattina cinque ore di trucco.

Scegliere James Dean per il ruolo di Cal sarà però, per ammissione dello stesso Kazan, la decisione migliore della sua carriera: «Jimmy Dean…had violence in him, he had a hunger within him, and he was himself the boy that he played in the film». Il regista lascia poi all’attore piena libertà di improvvisare, quasi incoraggiandolo a cambiare le battute e ad agire d’istinto: l’imprevedibilità di Dean faceva infatti andare su tutte le furie Raymond Massey, l’attore che interpretava suo padre. Kazan approfittava volentieri della tensione reale tra i due attori per catturare reazioni di fastidio e rabbia sul volto di Massey, assolutamente naturali e spontanee.

Il film esce al cinema nel marzo del 1955, sei mesi prima del fatale incidente e sarà l’unico dei suoi tre film che James Dean potrà vedere sul grande schermo.

 

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