GABRIELLE, UN AMORE FUORI DAL CORO, UNA STORIA DI SENTIMENTI
DURATA: 104′
USCITA IN SALA: 12 Giugno 2014
VOTO: 3,5 su 5
Ogni singola persona, in ogni singolo piccolo spazio della Terra, ha diritto alla propria libertà. La libertà è quel sentimento per il quale lottiamo dai secoli dei secoli, è il baluardo di cui ci facciamo portavoce quando una situazione non la sentiamo più nostra, è il sentimento dei sentimento, quello senza cui non possiamo davvero vivere. Ci si sente liberi quando si sta bene, quando si è raggiunti un obiettivo, quando abbiamo la possibilità di esprimere noi stessi, quando siamo ascoltati e possiamo parlare senza avere il timore delle parole che pronunciamo. Libertà è amicizia, libertà è amore, libertà è lavoro. Ma come tutti i più romantici sentimenti, bisogna avere la forza e la volontà per ottenerla, perché cosi come si pensa di toccarla con le proprie mani ecco che è già fuggita via senza accorgersene neanche.
Gabrielle, un amore fuori dal coro è la storia di Gabrielle (Gabrielle Marion-Rivard, anch’essa colpita dalla stessa malattia), una ragazza affetta dalla sindrome di Williams che vive la sua vita tra la musica e l’amore per un ragazzo. Ma se il coro l’aiuta a integrarsi e vivere bene una realtà che non è sempre facile per lei, il ricambiato sentimento per Martin dovrà affrontare numerose difficoltà per poi trovare l’happy ending che in questo caso non era scontato ma decisamente tifato. Gabrielle vi farà entrare nel suo mondo accogliendovi con la sua indomita allegria e regalandovi emozioni che da tempo non si vedevano così spontanee e fresche sul grande schermo.
Sempre in bilico tra documentario e commedia, il film del canadese Louise Archambault strega il cuore per la semplicità con la quale è trattato il tema della malattia, senza pietismi ma partendo dalla sua stessa forza ovvero le persone che ne sono affette. Gabrielle è infatti una persona solare e incredibilmente energica, amante della vita e piena di passioni che porta avanti con fermezza e interesse. Non si lascia perdere d’animo neanche di fronte all’ennesima difficoltà, quella più scottante, la perdita di un amore. In fin dei conti quello che chiede è una vita normale, come quella che vivono le persone accanto a lei.
Il suo sorriso ipnotico è contagioso, la storia è commovente perché lei è enormemente reale. Il personaggio arriva al cuore degli spettatori anche perché è una storia di riscossa al femminile, la sua voglia di affermazione è quella di una qualsivoglia donna. Gabrielle, un amore fuori dal coro è l’immagine delicata e tenera di chi nella vita non è nato fortunato, ma a contrario di molti non si crogiola nella sua infelicità perchè la fortuna la vuole e se la va a prendere. La sua fortuna si chiama vivere.