Sarah Michelle Gellar, James Van Der Beek e la maledizione del teen drama

DOPO DAWSON’S CREEK E BUFFY I RISPETTIVI PROTAGONISTI HANNO COLLEZIONATO UNA SERIE DI INSPIEGABILI FLOP

Correva l’anno 2003 e il palinsesto televisivo statunitense della rete The WB (poi diventata The CW dopo la fusione con la UPN) concludeva la sua stagione dicendo addio a due serie tv che, rispettivamente in sei e cinque anni di programmazione, erano diventate veri e propri cult generazionali per gli adolescenti dell’epoca: Buffy The Vampire Slayer e Dawson’s Creek.

Scritta da Josh Whedon, Buffy l’Ammazzavampiri seguiva le avventure di Buffy Summers una ragazza originaria di Los Angeles che, trasferitasi a Sunnydale una cittadina californiana collocata sulla Bocca dell’Inferno, si riscopre essere la prescelta Cacciatrice ovvero colei la quale è in grado e ha l’obbligo di lottare contro i vampiri, i demoni e le forze del male. La serie tv, che dal 2007 al 2003 è stata il programma di punta del network di proprietà della Warner Bros, ha aperto la strada a tutti quegli show televisivi che hanno messo al centro della scena forti figure femminili dotate di sovrannaturali poteri o destinate a sovrannaturali avventure, alle prese con il tentativo di conciliare la surreale loro condizione con una vita normale, come ad esempio Dead like me, Ghost Whisperer e Streghe.

Lo stesso creatore di Dead like me, Bryan Fuller ha ammesso che Buffy l’Ammazzavampiri “mostrava come le giovani donne potessero trovarsi in situazioni sia fantastiche che legate, e invece di portare le donne fuori dalla scena, le mettesse al centro”.

buffy

Negli stessi anni in cui l’eroina Buffy Summers faceva razzia di infernali creature, sulla medesima rete televisiva il teen drama dai toni tutt’altro che action e horror, Dawson’s Creek, diventava il programma televisivo preferito degli adolescenti più romantici e sognatori. Ambientato a Capeside, cittadina del Massachusetts, la serie tv ha raccontato per sei stagioni le avventure di Dawson, timido ragazzo aspirante regista col mito di Spielberg, del suo amore perennemente diviso tra Joey e Jen e del resto della sua comitiva formata da adolescenti-tipo nei quali chiunque coetaneo dell’epoca poteva immedesimarsi: partendo dal protagonista, passando per l’incompreso sornione Pacey e al gay non dichiarato Jack, fino la fragilissima Andie. Come Buffy l’Ammazzavampiri, anche Dawson’s Creek è stato uno show che ha dato vita (insieme a Beverly Hills 902013) a un genere televisivo legato ad adolescenziali avventure che poi, anche con il cambiamento morale delle generazioni, sono sfociate in prodotti più smaliziati se non a volte rasenti l’amoralità come One Tree Hill, The O.C. e Gossip Girls.

Dawson-Creek-james-van-der-beek

Oltre a una schiera di fans che tutt’oggi si sentono orfani di quelli che furono i loro beniamini, c’è un’altra cosa che accomuna Buffy l’Ammazzavampiri e Dawson’s Creek: il destino dei protagonisti. È di questi giorni la notizia che la CBS ha cancellato The Crazy Ones e Friends With Better Lives due sit com che, come co-protagonisti, hanno rispettivamente l’ex Ammazzavampiri Buffy e l’ei fu Dawson, ovvero Sarah Michelle Gellar e James Van Der Beek, che, da quando hanno smesso di vestire i panni dei beniamini di una generazione, sembra non riescano a trovare pace: entrambi, infatti, dopo una serie di film di scarso successo in televisione non hanno fatto altro che saltare da una serie televisiva a un’altra tra meri camei o ruoli più o meno importanti.

Se Sarah Michelle Gellar con i film ispirati a Scooby Doo e i due The Grudge sembrava essere riuscita a cavalcare l’onda di successo derivante dal suo ruolo da Cacciatrice, il povero ex Dawson non ce l’ha proprio fatta a stare al passo con la sua fama tanto da ritrovarsi a prendere in giro se stesso nella serie Don’t Trust the B—- in Apartment 23 anch’essa annullata dopo un paio stagioni. La bella Sarah, dal canto suo, ha provato a prodursi da sola una serie affidandosi il doppio ruolo di due gemelle, Bridget e Siobhan. Inutile dire che la conferma per una seconda chance dalla rete The CW non è arrivata alla fine delle 22 puntate.

Sarà perché davvero i loro ruoli hanno formato quella generazione che adesso li guarda in altre vesti e non li riconosce più, sarà perché hanno sulla testa la Spada di Damocle di essere stati indiscussi eroina e antieroe di serie tv che hanno lasciato orfana – come pochissimi show sono riusciti a fare – tutta una fascia di età che da loro e grazie a loro vive ora di serie televisive ma sta di fatto che Sarah e James sono vittime di una maledizione. La maledizione del teen-drama.

About Redazione Film4Life 5838 Articoli
Film 4 Life è una web magazine costituita da una redazione giovane e dinamica che si occupa di promozione, diffusione e comunicazione del cinema.
Contact: Facebook