EST FILM FESTIVAL 2014, TRA I PREMIATI L’ARBITRO DI PAOLO ZUCCA E SMETTO QUANDO VOGLIO DI SYDENY SIBILIA
Nella giornata conclusiva dell’Est Film Festival sono stati assegnati i premi delle tre sezioni competitive: Lungometraggi, Documentari e Cortometraggi. Sono stati assegnati inoltre il Premio del Pubblico al Miglior film tra quelli in gara votato dagli spettatori di Est Film Festival 2014 e il JazzUp Award, istituito in collaborazione con il JazzUp Festival e destinato alla Miglior colonna sonora originale tra i lungometraggi presentati in concorso.
SEZIONE LUNGOMETRAGGI
“L’arbitro” di Paolo Zucca
MOTIVAZIONE DELLA GIURIA:
“Un’opera prima raffinata e piena di idee, un racconto per immagini originale e coraggioso.”
– Premio del Pubblico (Arco d’Argento e 1.000 € Premio del Pubblico al Miglior Lungometraggio – Premio Cantina Sociale di Montefiascone)
“Smetto quando voglio” di Sydney Sibilia
Antonio Gramentieri compositore della colonna sonora del film “Zoran il mio nipote scemo” di Matteo Oleotto.
MOTIVAZIONE DELLA GIURIA:
“Per il perfetto e continuo equilibrio tra immagini e musica rilevato durante lo sviluppo della sceneggiatura, la maestria e la genuinità dell’arrangiamento che rafforzano con estrema efficacia l’ironia e l’amarezza del racconto.” (Il Presidente della Giuria Almerica Schiavo)
– Miglior documentario (Arco d’Argento e 1.000 euro – Premio Associazione L’Acropoli)
“Rifiutati dalla sorte e dagli uomini” di Vieri Brini e Emanuele Policante
MOTIVAZIONE DELLA GIURIA:
“Per l’incisivo fattore di denuncia e l’implicito invito alla riflessione su un fenomeno che si sviluppa al confine tra legalità e illecito, per la sottesa valenza didattica e formativa, per la solidità e l’eleganza della struttura espositiva.”
– Menzione Speciale a “Fuoco Amico – La storia di Davide Cervia” di Francesco Del Grosso
MOTIVAZIONE DELLA GIURIA:
“Per il ritmo incalzante con il quale viene ricostruita la drammatica e misteriosa vicenda di un uomo “sconfessato” dallo Stato e per il conseguente, intenso coinvolgimento emotivo che ne scaturisce.”
SEZIONE CORTOMETRAGGI
– Miglior cortometraggio (Arco d’Argento e 1.000 euro – Premio Università della Tuscia)
“Il passo della lumaca” di Daniele Suraci
MOTIVAZIONE DELLA GIURIA:
“Il passo della lumaca è un delicato gioco tra l’invisibilità evocativa del suono e la visionarietà surreale dell’immagine in movimento. In questo film Daniele Suraci usa con leggerezza tutte le possibilità cinematografiche di raccontare senza l’uso della parola, recuperando uno sguardo lento, altro e infantile in grado di restituire la possibilità di credere nell’immaginazione di una bambina priva di vista, come di ogni spettatore.”