FACE OFF: LA NONA SINFONIA DI JOHN WOO
Sicuramente gli anni 90′ sono stati il centro nevralgico della cinematografia d’azione d’Oltreoceano e uno dei massimi esponenti e fiero portatore di questa bandiera è stato il regista John Woo.
La rampa di lancio per il cineasta orientale fu senza dubbio il film Face Off che già nel 1990 aveva trovato il suo primo script grazie alla collaborazione a quattro mani di Mike Werb e Micheal Colleary, ma solo dopo nel 1994, con l’ingresso alla regia di Woo trovò la sua definitiva versione.
L’Agente speciale dell’FBI Sean Archer (John Travolta) cerca di intercettare un’arma biologica posta a Los Angeles da un sadico terrorista e geniale mente criminale conosciuto con il nome di nome Castor Troy (Nicholas Cage). Nei suoi ultimi otto anni di carriera Archer ha aperto una caccia spietata nei confronti di Troy, responsabile diretto della morte del figlio. Per ottemperare al suo dovere l’agente dovrà prendere in prestito il volto del criminale utilizzando una procedura chirurgica per andare sotto copertura nei suoi panni, ma le cose inizieranno ad andare male quando lo stesso Troy assumerà l’identità di Sean Archer.
Come detto all’inizio i ‘90 sono stati anni d’oro per il cinema d’azione hoollywoodiano. Gli esempi massimi di questo cambiamento possono trovarsi in Speed e appunto in Face/Off. Se nel primo caso possiamo trovare una pellicola che esalta la semplice velocità e il movimento, nell’altro troviamo la forte caratterizzazione dei personaggi principali uniti a toni grigi e malinconici, che successivamente esplodono attraverso scene d’azione perfettamente elaborate. Sfruttando il soggetto base dell’affinità tra cacciatore e cacciato, il regista ci offre la visione di due personaggi opposti costretti a mettersi l’uno nei panni dell’altro, ma questo scambio porterà ad una malsana migliorìa da parte di entrambi.
Se Archer, oramai assunta l’identità di Troy, riesce a gustare i lati intimi del suo giurato nemico, lo stesso Castor nei panni del poliziotto riuscirà a dominare il suo istinto violento ragionando su ogni più piccola mossa da organizzare e diventando così un criminale di maggior classe.
Questa esasperante crescita interiore da parte dei protagonisti culminerà con una scena iconica della pellicola, dove i due nemici ai lati di uno specchio puntano le pistole verso la loro immagine riflessa a simboleggiare il profondo ed intenso odio che hanno provato fino a quel momento per aver visto ogni giorno la faccia del proprio rivale attaccata sulla propria.
Il regista ci regala questi momenti di quiete e riflessione anche in altre sequenze incredibili come per esempio l’indimenticabile volo della colomba all’interno della chiesa.
Questa esperienza visiva viene esaltata dalla fantastica interpretazione dei protagonisti da Nicholas Cage, ancora a proprio agio nei panni dell’attore, a John Travolta sempre pronto a rappresentare con duttilità i propri personaggi.
Sicuramente Face/Off è stato un grande blockbuster movie ai suoi tempi di uscita ed è tutt’oggi un Cult del genere grazie ad una storia avvincente condita da una serie di immagini significative che esprimono totalmente l’estetica stilizzata caratteristica del cinema firmato da John Woo.