Rob Reiner coinvolse Peter Falk, Billy Cristal, Cary Elwes, Robin Wright e Mandy Patinkin in un’avventura indimenticabile
Quando si è piccoli e costretti a letto dagli strascichi di un’influenza, cosa può risollevare meglio il morale se non la visita del nonno? Il nostro piccolo protagonista però non apprezza molto i pizzicotti in segno d’affetto e, soprattutto, è scettico di fronte al regalo speciale che arriva per lui: «Un libro?». Non una storia qualunque, assicura la voce dell’esperienza. «Ci sono lotte, duelli, torture, vendette, giganti, mostri, inseguimenti, evasioni, grandi amori, miracoli». Il commento irriverente, «Ce n’è di roba. Cercherò di restare sveglio», non scoraggia il narratore, che accompagna nipote e pubblico ne La Storia Fantastica.
L’opera originale da cui il film viene tratto nel 1987 è The Princess Bride, scaturita dalla fantasia dello sceneggiatore William Goldman e pubblicata per la prima volta nel 1973. Il titolo e l’inizio della trama nacquero su richiesta delle due figlie dello scrittore che, interrogate su quale argomento dovesse trattare il futuro libro paterno, risposero senza indugio “una principessa” e “una sposa”. In seguito a un paio di tentativi andati a male nel corso degli anni Settanta, fu il regista Rob Reiner a innamorarsi della trama e a portarla sul grande schermo, forte del successo appena ottenuto con il falso documentario This is Spinal Tap (1984) e Stand By Me (1986), l’acclamato adattamento del racconto The Body di Stephen King.
Il cast che anima La Storia Fantastica è formidabile e riunisce molti nomi celebri, tutti in momenti diversi delle loro vite. Ad esempio il film fu un trampolino di lancio per gli allora giovanissimi Fred Savage, Cary Elwes e Robin Wright, mentre regalò a Chris Sarandon, Christopher Guest, André the Giant e Wallace Shawn il ruolo più iconico delle loro carriere. In una divertente prova d’attore è possibile riconoscere poi nomi di chiara fama come Peter Falk, Billy Cristal, Carol Kane e Peter Cook. Il più segnato dalla propria partecipazione al film resta però l’attore Mandy Patinkin che, nonostante i successivi ruoli al cinema e in televisione, si identificherà sempre con Inigo Montoya, l’abilissimo spadaccino in cerca di vendetta.
La colonna sonora fu invece interamente composta da Mark Knopfler, leader dei Dire Straits. Il cantante era infatti un grande ammiratore di Reiner e, quando il regista gli inviò la sceneggiatura per proporgli il lavoro, accettò a patto che nel film comparisse il cappello da baseball che aveva indossato girando This is Spinal Tap. Il cappellino è chiaramente visibile sopra il letto in tutte le scene tra nonno e nipote ma, una volta conclusa la colonna sonora, Mark Knopfer confessò che si trattava di uno scherzo e che avrebbe accettato comunque.
Gli incassi al botteghino della La Storia Fantastica furono discreti, ma il film conobbe un successo improvviso ed inaspettato quando uscì in vhs, diventando una pellicola di culto per tutte le età. Al di là della trama avvincente infatti (che, come promette Peter Falk all’inizio, è davvero ricca di elementi fantastici), la storia si sviluppa tra i sentimenti profondi della favola e l’umorismo agrodolce della parodia, conquistando il pubblico con una schiera di personaggi indimenticabili. Le musiche di Knopfer accompagnano la vicenda con la giusta dose di ironia, mentre i bellissmi paesaggi, come le irlandesi Scogliere di Moher, provvedono a risvegliare la fantasia e il gusto per l’avventura degli spettatori.