CONSUETO VADEMECUM SU COSA VEDERE E COSA EVITARE
Ultimi week end semi-vacanzieri dopo la lenta ripresa settembrina delle frenetiche attività lavorative. E i cinema di tutta Italia continuano ad ospitare numerose nuove pellicole, Da un lato gli ultimi film italiani visti in anteprima al Festival del cinema di Venezia. Dall’altro titoli molto attesi in arrivo, come di consueto con leggero ritardo, direttamente dal mercato cinematografico Americano. Tanta carne al fuoco dunque e noi come sempre con i nostri suggerimenti per come cucinarla al meglio…
Parola di Film 4 Life.
Resta anche domani – per curiosi teen woopie
Sulla cresta dell’onda formata dalle facili lacrime dei ragazzi di tutto il mondo a una manciata di settimane dall’uscita di Colpa delle Stelle, arriva sugli schermi italiani Resta anche domani, adattamento del best seller di Forman Gayle che narra le vicende di Mia una musicista il cui unico problema sembra essere legato alla scelta tra perseguire i suoi sogni musicali alla Julliard oppure seguire il suo amato Adam e che invece, in seguito a un incidente stradale che la manderà in coma la vita, e le opzioni, di Mia cambieranno radicalmente.
Meno furbo, più curato e con personaggi decisamente meglio riusciti del estrapolato dalle parole di Green, Resta anche domani rimane comunque un prodotto diseducativo e amorale, dove la storia l’amore e la morte diventano oggetto di estorsione del pianto.
Astenersi over 14.
La nostra terra – per curiosi impegnati
L’antimafia che si fa scendendo in campo, anzi nei campi, coltivando terre confiscate ai boss e creando nuove realtà di legalità. L’Italia è ricca di queste storie e Giulio Manfredonia, grazie alla collaborazione di Libera, ha conosciuto persone e situazioni dalle quali ha trovato ispirazione per realizzare La nostra terra.
Il racconto è leggero e divertente, e in più di un’occasione si ride di gusto senza perdere di vista la serietà del tema. Non ne viene fuori un sud da cartolina abitato da una popolazione o violenta o buona, non c’è questa estremizzazione, ma si riesce ad entrare in quella zona grigia che mette in risalto le contraddizioni di queste terre e dei suoi abitanti.
Per tutti coloro che amano il cinema e gli attori italiani del momento
Tartarughe Ninja – per curiosi nati negli anni ‘80
Quel genio di Michael Bay deve ancora una volta averci visto lunghissimo. Produttore esecutivo di questo film dal sapore retrò, per tutta una generazione ormai trentenne cresciuta nel mito di Michelangelo, Leonardo, Raffaello e Donatello. Una generazione odiata dai propri genitori all’ennesima richiesta dell’ultimo giocattolo messo in vendita sugli scaffali del vostro negozio di fiducia. Grazie alla computer grafica i nostri eroi di bambini prendono ora nuovamente vita sullo schermo, ma non pensate ad una pura e semplice trovata pubblicitaria. Per tutto quello a cui il film vuole aspirare, divertimento e intrattenimento in primis, il risultato è più che ammirevole. Se poi aggiungiamo che per non far scontenti i maschietti è stata chiamata come protagonista Megan Fox il dado è tratto.
Se almeno una volta nella vostra infanzia vi siete immedesimati in una delle quattro tartarughe mutanti allora non potete perdere il film.
Anime Nere – per curiosi festivalieri
Nasce sempre da un’opera letteraria, stavolta frutto della realtà scorta da Gioacchino Criaco, Anime Nere di Francesco Munzi lungometraggio che racconta una storia di ‘ndrangheta.
È come se Gomorra, il libro inchiesta del 2006 scritto da Roberto Saviano, avesse aperto il vaso di Pandora: non fa più paura o, almeno, non fa più così paura parlare della criminalità organizzata. Di quel male d’Italia che si nutre di silenzio e di omertà.
Munzi entra con il suo racconto per immagini nel verace ventre di una realtà provinciale ma potentissima ed espone, con maestria, i sentimenti di rancore e di lutto di una guerriglia tra bande senza dipingere eroi ma solo uomini, persi e neri, del colore delle loro anime. Anime Nere è uno spaccato di violenza privo di redenzione, un pugno nello stomaco, un viaggio nell’entroterra del male. Un nuovo grido di verità.
Consigliato a tutti gli amanti dei romanzi d’inchiesta e ai fedeli spettatori di programmi come Report.