STORIA DI UN MITO ALL’INTERNO DI UNA TRILOGIA INDIMENTICABILE: AXEL FOLEY L’EROE DI BEVERLY HILLS COP
Vestito casual, battuta sempre pronta, sorriso a trentadue denti, Axel Foley è oro colato. Ironico, iconico, è il James Bond dei noialtri. Se vogliamo è anche maggiore, perché nel suo apparire comune all’uomo della strada, lo spettatore si identifica nel personaggio interpretato da Eddie Murphy nella trilogia cult Beverly Hills Cop, iniziata da Martin Brest e proseguita poi da Tony Scott e dal grande John Landis. C’è da dire che all’inizio il ruolo venne pensato per Sly Stallone ma l’attore si lamentò più volte poiché non gradiva i tratti comici del personaggio.
Mentre Stallone proseguì la sua strada, abbandonando il personaggio e realizzando Cobra, Eddy Murphy diede il volto e la vita a uno dei personaggi più ironici del filone action americano, un personaggio che oggi è diventato, per l’appunto, icona. Il suo modo di vivere la vita, la sua filosofia spiccia, il prendersi meno sul serio, il pensiero Foley può essere sintetizzato con un paio di battute, prese dal II capitolo della saga.
Axel Foley: E quella dove l’hai presa? (Riferito alla calibro di Billy)
Billy Rosewood: Dopo la sparatoria di ieri ho pensato di dover avere maggiore potenza di fuoco!
Axel Foley:”Amico, dobbiamo parlare… chi ti credi di essere: Clint Eastwood?? Billy Callaghan??”
Afroamericano, pieno di vita, logorroico, un pizzico indisciplinato, Axel Foley va contrapposto alle figure di spicco del cinema muscolare degli anni ’80. Axel è la risposta satirica ai vari Stallone e Eastwood. Egli è l’uomo medio che si trova a fronteggiare una situazione più grande di lui; è giovane, è simpatico, è un agente di polizia a Detroit e vede morire uno dei suoi più cari amici. Anche se Axel nel suo percorso ha scelto di fare il poliziotto ed il suo amico il ladro, si conoscevano sin da bambini, sin da quando giocavano a guardia e ladri, un gioco che è durato tutta la vita, insomma. Si volevano bene e il nostro eroe non digerisce bene la faccenda.
Indagando, Axel scopre che l’ultimo lavoro del suo amico era a Beverly Hills, ci si trasferisce e con lui si trasferiscono i guai. Il personaggio cult interpretato da Murphy viene ripreso in altri due capitoli, infatti i produttori si resero subito conto che il prodotto piaceva e, ovviamente, vendeva. In Beverly Hills Cop II Axel se la vedrà ancora con capi irascibili, indagini, amici colpiti e ridotti in fin di vita. La novità, questa volta, consiste nel fronteggiare una serie di rapine enigmatiche a ritmo di adrenalinica azione e tanta ironia; invece, in Beverly Hills Cop III, Axel ritrova un collega e si infiltra in un parco divertimenti, “Wonder World”, che strizza l’occhio al mondo di Disney.
Anche se il terzo capitolo perde il mordente, Axel Foley rimane uno dei personaggi più pittoreschi e particolari rintracciabili in una pellicola action. Un ruolo cult che sarebbe stato sicuramente diverso con uno Stallone di turno.