PER LA QUATTORDICESIMA VOLTA TRIESTE SI FA FANTAFESTIVAL
Si passa da Le streghe son tornate (Las brujas de Zugarramurdi) di Álex de la Iglesia, vincitore di 9 premi Goya, in uscita sugli schermi italiani a novembre, ad Extraterrestrial firmato dai The Vicious Brother, che dopo ESP dirigono un’opera horror a tratti fantascientifica, arrivando a Nuoc 2030 diretto da Nghiem-Minh e Nguyen-Vo, disaster-movie vietnamita le cui premesse sono il riscaldamento globale e il rapido aumento del livello del mare, per arrivare a Robot Overlods di Jon Wrights, primo capitolo di una trilogia dedicata ad un pubblico teen in cui i protagonisti dovranno vedersela contro giganteschi robot provenienti da un’altra galassia, interpretato da Ben Kingsley e Gillian Anderson. Questi sono solo alcuni fra i tanti titoli annunciati nella selezione del quattordicesimo Trieste Science+Fiction.
Organizzato da La Cappella Underground, l’evento celebra il cinema fantascientifico e si svolgerà dal 29 ottobre al 3 novembre 2014. Farà la sua comparsa il titolo Open Windows dello spagnolo Nacho Vigalondo (vincitore del premio Asteroide con Los Cronocrimenes), tecno-thriller già ribattezzato come “La finestra sul cortile dell’era digitale”, interpretato da Elijah Wood e Sasha Grey; Honey Moon, film di debutto della regista americana Leigh Janiak, dramma di coppia che incrocia elementi mystery, sci-fi e soprannaturali; Coherence dell’americano James Ward Byrkit (tra gli sceneggiatori di Rango), “mind-bender” dalle prospettive insolite sulla meccanica quantistica, la fisica teoretica e gli universi paralleli; The Last days on Mars dell’irlandese Ruari Robinson, storia di astro-zombie sul Pianeta Rosso. La sezione Spazio Italia ospiterà cortometraggi, documentari e lungometraggi di genere fantastico di produzione nazionale. Tra gli eventi speciali in cartellone, un omaggio e tavola rotonda dedicate a Mario Bava nel centenario della nascita dell’indimenticato maestro del cinema di genere italiano. Fuori concorso ai titoli già annunciati si aggiungono: Hard to Be a God di Alexey Guerman; l’australiano These Final Hours di Zak Hilditch (nelle sale dal 30 ottobre, distribuito dalla Indie Pictures), presentato alla Quinzaine del più recente Festival di Cannes, deciso a raccontare l’ultimo giorno sulla Terra, dodici ore prima di un evento catastrofico che concluderà la vita come noi la conosciamo; Non aprite quella porta (The Texas Chainsaw Massacre) di Tobe Hooper, a quarant’anni dalla sua uscita in sala, riproposto per l’occasione in un nuovissimo restauro digitale.
Infine vanno segnalati gli incontri, dalle masterclass organizzate con l’Università di Trieste e dagli eventi speciali dedicati al fumetto e alla letteratura e alla scienza con gli Incontri di Futurologia, in collaborazione con le principali istituzioni scientifiche del territorio. Trieste si trasforma, offrendo servizi e carrellate di film. A chi ha la possibilità, non resta che andare