Blockbuster Memories: Con Air

CON AIR, IL MANUALE DA (NON) SEGUIRE DEL GIOVANE AVIATORE

downloadPrima della massiccia invasione da parte dei nuovi ed eccezionali effetti visivi che rendono oggi possibile l’inimmaginabile, per creare un grande film di intrattenimento, dove il lavoro in post-produzione era essenzialmente limitato, servivano tre semplici fondamentali: un buono, un cattivo e tanto esplosivo. Ma quando si vuole creare qualcosa di straordinario non basta solamente della polvere da sparo, serve il cosiddetto salto di qualità, quel passo che si può ottenere tramite una forte caratterizzazione degli interpreti principali. Il buono deve essere prima temprato nel dolore, quasi al limite della tolleranza umana, per poi rialzarsi e percorrere il classico cammino dell’eroe. Il cattivo invece deve essere imprescindibilmente amorale ed incosciente, mantenendo sempre una spiccato acume intellettivo.

Come detto in più occasioni, gli anni ’90 sono stati un vero e proprio Luna Park per il cinema d’azione e sicuramente tutti ricorderanno una divertente attrazione di quel periodo, Con Air.

La pellicola uscì al cinema nel 1997 diretta senza sbavature da Simon West alla sua prima grande prova registica, mentre il soggetto venne ideato e sceneggiato da Scott Rosenberg.

L’ex ranger pluridecorato Cameron Poe (Nicholas Cage) viene ingiustamente accusato di omicidio e rinchiuso in carcere per scontare una pena lunga otto anni, durante la quale di sua spontanea volontà decide di non vedere la figlia. Il giorno della scarcerazione Cameron, che ha con se un dolce peluche da regalare alla propria bambina, viene imbarcato sull’aereo Con Air (Convicted Air) per il trasporto prigionieri insieme ad una serie di criminali molto pericolosi fra i quali spunta il nome del pericoloso Cyrus Grissom ( ), anche detto Cyrus the Virus perchè, a suo parere, è in grado di “uccidere più uomini lui del cancro”. Dopo un inizio apparentemente tranquillo i detenuti più pericolosi prendono il possesso del velivolo comandati dall’imprevedibile Cyrus e per l’agente a terra Vince Larkin, (John Cusak) l’unica possibilità di salvezza risiede nella collaborazione con Poe. Uno dopo l’altro tutti i criminali verranno messi in fuorigioco verso un finale catastrofico con tanto di atterraggio in mezzo alla città di Las Vegas. Solo alla fine delle sue fatiche l’eroe riuscirà ad abbracciare la sua piccola figlia, regalandogli il miracolato peluche a prova di esplosivo.

Il punto forte di questa strepitosa Opera paradossalmente risiede nelle sue debolezze. La poca attenzione nel preservare la vita umana e le proprietà pubbliche sbriciolate durante l’atterraggio nel pieno centro della città danno forza alla pellicola, rendendola spensierata e al contempo consapevole delle proprie esagerazioni.

A questa straordinaria capacità di rendere l’inconcepibile accettabile, c’è l’enorme lavoro nel caricare i protagonisti principali. Partendo dal protagonista assoluto Nicholas Cage, capace di brillare ad ogni sua apparizione in quel periodo, arrivando al magnetismo di Malkovic e al suo contorto modo di interpretare un vero serial killer ed infine concludendo con lo splendido cameo di Steve Buscemi, in grado di regalare in pochi minuti uno dei migliori psicopatici mai creati nella storia del cinema.

Questa è stata la formula vincente che ha portato tale Opera a rimanere indelebile nelle menti di molti spettatori. Tante esplosioni insensate, una caricatura estrema nei personaggi di punta e un pò di humor fuori luogo. Un film godibile, divertente, semplice e diretto, Con Air.

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