Roma Film Fest 2014 – A girl walks home alone at night: recensione film (Mondo Genere)

A GIRL WALKS HOME ALONE AT NIGHT, MIX DI GENERI PER UN’OPERA CHE PECCA DI SILENZI MA BRILLA PER ORIGINALITÀ

a girl walks home alone at nightVOTO: 2,5 su 5

I presupposti per rendere A Girl walks alone at night un piccolo cult indie ci sono. La storia c’è, e anche se si occupa di una delle tematiche più inflazionate degli ultimi anni, regge bene soprattutto perché gli stereotipi classici del genere sono totalmente stravolti. Gli attori sanno fare il loro dovere, cosa che non guasta e non è così scontata ultimamente ed inoltre, l’ambientazione contribuisce a dare quel quid di tetro e western allo stesso tempo, rendendo il tutto estremamente più interessante.

In questa storia, che parla dell’incontro tra una ragazza vampiro  ed un giovane non troppo onesto, ma di buon cuore, la pecca principale consta nei silenzi. Uno sguardo delle volte, vale molto più di mille parole, e su questo siamo d’accordo, ma, nonostante quello dei suoi interpreti sia assolutamente profondo e convincente, non basta purtroppo per reggere 99 minuti di film.

A Bad City le cose non vanno benissimo, abbiamo il piacere di fare la conoscenza di drogati sovrappeso, spacciatori senza scrupoli, prostitute e cadaveri, tanti cadaveri. Una sorta di Sin City iraniana, dalla morale altrettanto compromessa, all’interno della quale si aggira l’unico ragazzo in grado di nutrire una qualsivoglia speranza per l’avvenire. Questi è lo stesso che poi si innamorerà della donna vampiro in skateboard, il tutto sulle note di musica elettronica e brani estremamente folk.

Notevoli scelte stilistiche, indiscutibili, non solo per quanto riguarda la fotografia o la colonna sonora, curata e di grande effetto, ma anche per i tratti e le interpretazioni carismatiche dei suoi protagonisti, rendono il film sicuramente intenso, ma non riescono a colmare del tutto la lentezza causata dall’eccessivo affidamento che viene fatto sui silenzi, enfatizzati appositamente per caratterizzare il film, ma rendendolo a tratti noioso o, addirittura, lievemente presuntuoso.

 

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"Io ci vedo...un rinoceronte!"