Roma Film Fest 2014 – Mauro: recensione film (Cinema d’Oggi)

MAURO, LA MALAVITA ARGENTINA IN UN FILM CHE NON RIESCE AD ESPLORARE A FONDO I SUOI PERSONAGGI

mauro 1VOTO: 2 su 5

Mauro è un passador argentino, un quarantenne che vive nella grande periferia di Buenos Aires e sopravvivere con vari lavoretti, soprattutto loschi, come realizzare delle belle banconote false da 100 pesos. Mauro gestisce questo affare insieme all’amico Luis, ed è con lui che passa di locale in locale a vendere soldi, passando tra persone che ci cascano e chi invece si rende conto della truffa, fino a quando nella sua vita entra Paula e intreccia una relazione con lei. Mauro si fida della donna al punto di rivelarle la realtà del suo lavoro, e lei, quasi per fiducia, gli trova un affare da mezzo milione di dollari. Ma l’inghippo è dietro l’angolo.

Mauro, film diretto dall’esordiente Hernan Rosselli, parte da uno spunto interessante: rappresentare l’Argentina in tutta la sua cruda realtà, tra la criminalità, i traffici illegali e gente poco raccomandabile, eppure ad un certo punto della trama, la storia va a perdersi. Nella prima parte del film, il volto di Mauro (Mauro Martinez) compare molto dopo, quasi a volersi raccontare in una sorta di documentario. Il lavoro che svolge diventa chiaro al telespettatore molto tempo dopo. È un racconto confuso, con dialoghi disinteressati, che non approfondiscono a pieno il background dei personaggi e i loro caratteri: perché Mauro si è ritrovato a fare il truffatore? Qual è la sua storia?

L’uso di flashback con immagini di malavita argentina è inappropriato e privo di senso. Per tutto il film si ha la sensazione che non succede niente di anormale oltre alla vita da passador di Mauro. L’inserimento dell’espediente romantico con il personaggio di Paula sembra finalmente dar una svolta al personaggio e alla trama, ma inevitabilmente si ricade nell’anonimato. Eppure l’intento di un film come Mauro sembrerebbe così semplice: raccontare la realtà della malavita argentina, in stile documentario, ma la possibilità di entrare nella mente del protagonista diventa impossibile quando egli non trasmette nulla allo spettatore.

About Verdiana Paolucci 542 Articoli
Linguista, aspirante giornalista, amante del cinema, malata di serie tv, in particolare dei crime polizieschi.