TRE TOCCHI, UN FILM CONTROTENDENZA TUTTO ITALIANO
DATA DI USCITA: 13 novembre
DURATA: 100’
VOTO: 3,5
Concentrazione, visione, velocità, sono questi i “tre tocchi” previsti per vincere sul campo da calcio, e sono queste forse le qualità che anche un attore dovrebbe avere per non restare in seconda fila, tra coloro che, sospesi tra fama e anonimato, si arrabattano per emergere: sembra essere questo il filo conduttore del nuovo film di Marco Risi, Tre tocchi, un progetto nato tra gli spogliatoi di una squadra di calcio, quella degli attori appunto, che tra una partita, una doccia e un pranzo, condividono gioie e dolori, successi e insuccessi, misurandosi anche con la competizione e l’amarezza.
Marco Risi, da sempre incuriosito dall’animo umano e dalle sue più scomode retrovie, racconta sei storie di uomini, attori appunto, legate da un provino che potrebbe in qualche modo cambiargli la vita. Per questa operazione il regista, che ha investito personalmente nella produzione (con Ambi Pictures), non ha scelto sei famosi, ma sei bravi attori poco conosciuti, i quali hanno regalato pezzi delle loro vite agli sceneggiatori (lo stesso Risi con Francesco Frangipane e Riccardo de Torrebruna). Un po’ vere e un po’ romanzate, queste sei storie si snodano tra sogni e difficoltà, scelte difficili e di comodo, preghiere e talvolta, violenza.
Criticato per un certo “sessismo” e mancanza di rispetto per la figura femminile, qui rappresentata dai cameo di Francesca Inaudi, Valentina Lodovini, Ida di Benedetto, Alessia Alciati, il film racconta invece un aspetto molto vero, sorprendentemente universale, delle persone, ovvero una ricerca di identità attraverso ciò che si fa nella vita, e in questo caso sono uomini, compagni di spogliatoio appunto. Avrebbero potuto essere attrici, avvocatesse o manager, ma Marco Risi ha scelto di partire da una verità che due volte la settimana gli si presentava davanti, sul campo da calcio: la vita degli attori, che pur lui conosce molto bene, indagandola, talvolta con toni amari ma divertenti, senza giudicarla.
Bravi gli attori (Massimiliano Benvenuto, Leandro Amato, Emiliano Ragno, Antonio Folletto, Gilles Rocca, Vincenzo De Michele), ognuno portando se stesso e interpretando anche qualcosa di scomodo, che li riguarda da vicino. Scelta coraggiosa, e controtendenza: si alle “comparsate” di famosi (Giallini, Argentero, Santamaria, Paolo Sorrentino nei panni di se stesso), ma più spazio alla storia che non ai volti noti e alle dinamiche di botteghino. Un film italiano da vedere e sostenere.