USCITE AL CINEMA, CONSIGLI TRA I NUOVI FILM IN SALA
Al via da oggi il Festival Internazionale del Film di Roma, l’evento capitolino dedicato al cinema che ha raggiunto ormai la sua nona edizione in quel de l’Auditorium Parco della Musica. Una decina di giorni circa di full immersion nella settima che Film4Life vi racconterà quotidianamente, tra film italiani e stranieri conosciuti o meno. Ma anche durante queste giornate dedicate alla kermesse, le uscite in sala non si fermano, anzi. La scelta, tra i tanti nuovi film in sala, questa volta è ricaduta su cinque titoli tra loro molto diversi per raggiungere più o meno tutti i gusti. Non possiamo quindi che augurarvi un buon weekend al cinema!
USCITE AL CINEMA:
IL GIOVANE FAVOLOSO – per curiosi leopardiani
A due anni da Noi Credevamo Mario Martone omaggia nuovamente la storia d’Italia attraverso il biopic di colui che forse è il più grande esponente della nostra velleità letteraria: partendo dalla sua giovinezza, soffermandosi sulla passione intima per quelle sudate carte del Conte Giacomo e sulle azioni e i retro-pensieri che l’hanno portato a scrivere i bellissimi versi che ancora oggi vibrano di suoni e grandiosità. Il cineasta napoletano disegna con la sua macchina da presa il percorso di un ragazzo in fuga e narra, al contempo, una storia di formazione che segue il Poeta attraverso i suoi viaggi, da Firenze a Napoli, a quella fuga che gli fu possibile grazie all’amico Ranieri. Quello di Martone, interpretato da un Elio Germano straordinario nel difficile ruolo che ha saputo cucirsi addosso, è un Leopardi umano e sarcastico, vittima del suo corpo eppure capace di sfatare con forza il falso mito che lo vuole così malinconico nella scrittura proprio a causa delle fisiche imperfezioni.
…E FUORI NEVICA – per curiosi della comicità Salemmiana
…E fuori nevica è il nuovo film che vede alla regia Vincenzo Salemme, nuovo per modo di dire visto che si tratta dell’omonima trasposizione cinematografica del grande successo teatrale che lo ha consacrato alla comicità a livello nazionale nell’ormai lontano 1995. Per realizzare l’impresa ha richiamato al suo cospetto gli attori che anche allora aveva al fianco, per creare continuità e allo stesso dare l’impressione che, anche se cinema e teatro sono due arti differenti, un anello di congiunzione può essere trovato.
TUTTO PUO’ CAMBIARE – per curiosi romantici
Dan Mulligan (Mark Ruffalo) e Gretta (Keira Knightley) sono entrambi stati sconfitti dalla vita, inghiottiti dai fallimenti e dalle delusioni, all’ombra dei grattacieli di un’infinita New York. Dan è un produttore musicale ormai in declino, con una figlia, un matrimonio fallito e l’alcool a far compagnia; Gretta invece viene dall’Inghilterra e scrive canzoni, accompagna il suo fidanzato Dave (Adam Levine), anch’esso musicista, nella Grande Mela per un contratto che lo porterà alla ribalta. John Carney dirige così la melodia dolce e delicata di Tutto può Cambiare, un film che parla e canta allo spettatore per mezzo di in uno sparito in cui le note musicali sono le sensazioni e la voglia di rinascita di due persone dall’enorme talento, ma incomprese da tutto ciò che gira attorno a loro, affossando i sogni di cui sono i principali e imprescindibili interpreti.
JOE – per curiosi drammatici
Joe è sofferenza, dolore, rabbia e riscatto. Joe è l’uomo comune americano, uno splendido outsider a cui Nicolas Cage presta volte e che lui stesso definisce un personaggio positivo. Nonostante la sua indole da spaccone e i suoi facili alterchi. Joe è un uomo buono, un padre senza figlio, Joe è il nuovo film di David Gordon Green che ha suscitato finora il consenso più grande all’interno della Mostra.
PICCOLE CREPE, GROSSI GUAI – per curiosi di una commedia dolce/amara
Antoine (Gustave Kervern) è un artista, ha più di 40 anni e ha deciso di abbandonare la sua passione: la musica. Disoccupato e in piena depressione, si trova ad accettare un lavoro come portinaio di un piccolo condominio di Parigi. Il lavoro di custode implica molte cose a cui pensare, e il cortile di questo condominio è un microcosmo che sembra racchiudere tutte le ansie, le fisime e le debolezze di un’intera città. Tra tutte, però, a tenere più occupato il corpulento ma innocuo Antoine saranno le paure di Mathilde, – una brava Catherine Deneuve – contraddittoria e ansiosa condomina che dal giorno della recente pensione sembra essere sempre più in lotta con le sue angosce e debolezze. Pierre Salvadori dopo quattro anni torna al cinema con una commedia cupa, che sa intrattenere e che tenta di far riflettere soffermandosi sulle paure dell’animo umano, dipingendole con una delicata vena umoristica, a tratti visionaria.