L’ALBA DEI MORTI DEMENTI, HOT FUZZ E LA FINE DEL MONDO PER UNA IRRIVERENTE MARATONA DI HALLOWEEN
Edgar Wright scopre una grande passione e un talento innato per il cinema già da bambino. Grazie a una macchina da presa Super-8 ricevuta in regalo, nel corso degli anni Ottanta realizza innumerevoli filmini, affinando le sue abilità abbastanza da essere ammesso al Poole College of Arts. Diplomatosi, Wright accumula esperienza dirigendo un film indipendente a bassissimo budget (A Fistful of Fingers) e svariati programmi comici per la BBC, ma ad aprirgli le porte del successo è la regia della serie televisiva Spaced, scritta e interpretata da quello che diventerà uno dei suoi più fedeli amici e collaboratori: Simon Pegg.
Il debutto sul grande schermo arriva nel 2004 ed è dedicato al genere Horror, il suo preferito, contaminato da un’abbondante dose di umorismo all’inglese. L’alba dei morti dementi presenta l’apocalisse zombie dal distratto punto di vista di Shaun, un uomo qualunque che ha appena avuto una pessima giornata: lasciato dalla fidanzata dopo aver proposto di festeggiare il loro anniversario al pub dove lui trascorre tutte le sere, Shaun si consola a forza di pinte con Ed, il suo inseparabile migliore amico e coinquilino (interpretato da Nick Frost, l’altra metà dell’affiatatissimo duo comico). La mattina dopo, in preda ai postumi, impiegherà alcune ore a capire cosa sta succedendo nel mondo, ma l’emergenza sembra un’ottima occasione per salvare (e riconquistare) l’ex-fidanzata e diventare un eroe.
Il famigerato cornetto non è altro che la cura per il dopo-sbronza di Shaun e dello stesso regista. Inserito anche nel secondo film con protagonisti Simon Pegg e Nick Frost, diventa ufficialmente l’emblema della loro collaborazione in seguito a una battuta di Wright durante un’intervista. Il capitolo successivo, Hot Fuzz, esce nel 2007 e rende omaggio a quasi cento film d’azione, realmente guardati da Wright per prepararsi alla regia. Nicholas Angel è il poliziotto più efficiente di Londra, tanto da far sfigurare non solo i colleghi, ma anche i suoi superiori.
Viene così strategicamente promosso e traferito nel villaggio più tranquillo della campagna inglese: Sandford. Ma per le perfette strade del paese sembra aggirarsi una sinistra figura incappucciata, al cui passaggio si susseguono macabri e mortali incidenti. Toccherà a Nicholas, insieme al suo compagno di squadra Danny, risolvere il mistero.
Il terzo e ultimo film, La fine del mondo, ha chiuso in bellezza la trilogia l’anno scorso. Pegg questa volta interpreta Gary King, un impulsivo, immaturo sbruffone che, ricordando l’impresa tentata con i suoi quattro migliori amici per festeggiare la fine del liceo, decide di rivivere quella magica notte vent’anni dopo. L’obiettivo è quello di percorrere Il Miglio Dorato, il percorso che unisce i dodici pubs della loro vecchia cittadina, costellandolo di altrettante pinte, sino alla Fine del Mondo. Convincere gli altri ad accantonare per una sera le loro vite responsabili non sarà facile, ma sopravvivere alla noiosa e sospettosamente immutata Newton Haven sarà anche più difficile del previsto.
Una collaborazione durata nove anni affrontando zombie, assassinii e misteriose presenze, per tre pellicole brillanti e divertenti, ma non prive di tensione. Perfette per trascorrere una notte mostruosa, annaffiata da ottima birra inglese e, naturalmente, addolcita da cornetti cinefili.