FRANK, INDIPENDENTE E SURREALE OPERA CHE CONFRONTA L’ESSERE CON L’APPARIRE (SOCIAL)
DATA DI USCITA: 13 novembre
DURATA: 90 minuti
VOTO: 3 su 5
Essere o non essere? Un tempo era questo il dilemma ma oggi il dilemma è ben meno profondo. Oggi il dilemma è semplicemente: essere o apparire e l’apparire, l’esistere, non può prescindere dal mostrarsi al mondo attraverso internet.
Non vi è dubbio che l’esperienza personale dello sceneggiatore Jon Ronson come tastierista di Frank Sidebottom, particolare performer, abbia fin dal titolo ispirato non poco il lungometraggio da lui scritto e diretto da Lanny Abrahamson, Frank.
Jon (Domnal Gleeson) è un banale impiegato con il sogno nel cassetto di diventare musicista. Il suo ambizioso desiderio trova una via d’accesso quando il ragazzo viene preso da una band dal nome impronunciabile e improponibile composta principalmente da bizzarri personaggi con problemi psichici, in seguito al suicidio di uno dei suoi componenti.
L’essere e l’apparire (sui social network) e il rapporto tra instabilità mentale e genialità sono i due fili conduttori di una commedia agrodolce, indipendente e coraggiosa che vede contrapporsi lo straordinario Frank (Michael Fassbender), musicista la cui essenza è paradossalmente palesata dalla maschera di cartapesta che copre sempre il suo viso per mostrare il suo talento e non la sua debolezza, il quale non ha nel cassetto alcun sogno di gloria pur avendo tra le mani un grande talento e Jon, mediocre musicista, che pur provandoci non capirà mai la poesia sempre diversa dei compagni della band dalla quale è stato adottato e che rischia di distruggere con la sua supponenza rendendo virale, attraverso filmini dei loro deliri pubblicati su youtube, le follie delicate della loro creatività.
Frank è un film che esplora i significati di successo da quello più puro che non contempla la visibilità a quello più moderno fatto di visualizzazioni e del bisogno di rendere pubblico ogni respiro sulla propria bacheca, specchio riflesso della solitudine.