Gioventù Bruciata: il mito di James Dean ritorna sul grande schermo

GIOVENTU’ BRUCIATA RITORNA DAL 6 NOVEMBRE NELLE SALE ITALIANE IN UN’EDIZIONE COMPLETAMENTE RESTAURATA

gioventù-bruciata-james-deanGioventù Bruciata, film del 1955, ha visto la consacrazione di James Dean, attore alla sua sola seconda esperienza cinematografica, che diventò un mito e un simbolo di una generazione non solo di quell’epoca, ma anche di quelle future. Un personaggio imitato anche oggi, con quell’aria da ribelle in giacca rossa, maglietta bianca e sigaretta. Dal 6 novembre e per tutto il mese, Gioventù Bruciata tornerà sul grande schermo grazie alla restaurazione realizzata da Warner Bros, in collaborazione con il The Film Foundation di Scorsese, al contributo di Gucci e al progetto “Il Cinema Ritrovato, Al Cinema.”

Il film di Nicholas Ray sarà distribuito nelle sale del nostro paese in versione originale con sottotitoli italiani. Un’anteprima del film restaurato era stato mostrato lo scorso 28 giugno, in piazza Maggiore a Bologna, dove c’erano sei mila persone con gli occhi incollati allo schermo. Le sedie che gli organizzatori avevano preparato non erano sufficienti e gli spettatori si erano sistemati per terra, nella piazza e sulle scalinate di San Petronio, bloccando completamente il passaggio.

La realizzazione di Gioventù Bruciata fu complessa fin dall’inizio: il produttore Geoffrey Shurlock aveva confidato al regista Ray le sue perplessità per la distribuzione, per via delle scene troppo violente e di altre che contenevano una forte carica sessuale, quindi l’immagine che ne veniva fuori della gioventù americana era tanto drammaticamente reale quanto lontana dalle rappresentazioni cui il pubblico era abituato. In Italia, all’epoca, Gioventù bruciata non superò il giudizio della commissione di censura che impose la riduzione della scena girata sul piazzale del Planetario, dove James Dean e Corey Allen si sfidano a duello, e di quella precedente in cui il protagonista promette a Natalie Wood che non saranno più soli e la bacia. Ma è soprattutto sulla scena in cui Jim litiga con il padre che la commissione italiana si accanì esigendo il taglio.

 

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Linguista, aspirante giornalista, amante del cinema, malata di serie tv, in particolare dei crime polizieschi.