NE “LE IENE” MR. BLONDE È UN PERSONAGGIO CHE VIVE LA VIOLENZA CON DIVERTIMENTO E NATURALEZZA
Nel 1992 usciva Le Iene di Quentin Tarantino, opera corale che si svolge in pochi set e che di caratteristiche interessanti ne ha molte. Al centro della vicenda c’è una rapina che non viene mai mostrata, ma solo raccontata da questo gruppo di uomini in giacca e cravatta che hanno per nome dei colori e che uccidono senza farsi troppi problemi, criminali di professione che passano il loro tempo a discutere sull’importanza o meno di lasciare la mancia alla cameriera, e che si perdono nelle loro affascinanti caratterizzazioni, tra elucubrazioni razziste e un vocabolario che non tralascia nessuna parolaccia.
Mr. Blonde è indubbiamente “fico” e attraente, ma anche sadico, cruento, senza pietà: ha incarnato la violenza più pura in un film d’azione dominato dalla parola. Michael Madsen veste i panni di questo personaggio con estremo agio. La violenza che Tarantino mette in scena attraverso l’interpretazione di Madsen è realistica in modo sconvolgente. La scena della sevizia al poliziotto è probabilmente una delle più feroci mai viste, e a toccare la sensibilità dello spettatore non sono esplosioni o effetti speciali di ultima generazione, ma semplicemente il tempo che scorre allo stesso modo sia per chi guarda sia per chi esegue e subisce la tortura.
Sulle note di Stuck in the middle with you, un classico anni Settanta, Mr. Blonde balla e tortura l’ostaggio. “Per te è stato bello come lo è stato per me?” chiede al poliziotto appena seviziato, insomma è chiaro che si diverte e che vive il tutto con naturalità. Anche se sappiamo che sta accadendo qualcosa di atroce, ci sono degli attimi in cui le sue battute fanno divertire anche noi: un momento sorridiamo, quello subito dopo rimaniamo inorriditi. La sua violenza non può che essere fermata da altra violenza, e così, all’improvviso, proprio mentre sta per bruciare vivo il poliziotto, viene colpito dalla pistola di Mr. Orange (Tim Roth), che credeva morto, disteso in quello stesso magazzino luogo di scellerate brutalità.
Madsen ha costruito su questo personaggio molto della sua carriera. Problematico nella vita reale come in quelle dei personaggi di cui ha vestito i panni, sembra calzargli a pennello il ruolo del cattivo, aggressivo e corrotto, che ha interpretato altre svariate volte, come in Donnie Brasco o ancora al fianco di Tarantino in Kill Bill fino a Sin City.