LA SEZIONE NEW HOLLYWOOD SI TINGE DI AMORE E DI WESTERN SUBLIME
The ballad of Cable Hogue è il quinto film diretto da Sam Peckinpah, quello a cui il regista sarà sempre legato per via della poetica e la dolcezza intrinseca. Al TFF non se lo sono fatti sfuggire i più attenti e gli appassionati del cinema americano. La Ballata di Cable Hogue è uno dei pochi film per cui Peckinpah si dirà soddisfatto, il risultato finale è unico: siamo di fronte ad un western agrodolce e romantico allo stesso tempo nel quale sparatorie e sangue sono quasi assenti. La concentrazione è spostata su due figure, Hildy e Hogue.
Peckinpah sbatteva la telecamera dove l’occhio umano non voleva, nel cuore della violenza, quella per cui il regista veniva così spesso stigmatizzato, che in questo film è solo chiamata, mai mostrata, quasi assente. Da un lato abbiamo Hogue (Jason Robards), un rozzo individuo dal cuore grande come una casa, un cercatore d’oro che viene abbandonato nel deserto dai suoi compagni. Si salverà grazie al ritrovamento di una sorgente d’acqua da cui decide di creare un’oasi felice. L’attività prospera nel deserto, iniziano così i primi guadagni. Dall’altro lato abbiamo Hildy (Stella Stevens), l’amore della sua vita, una prostituta affettuosa, una bionda tutto pepe che ammalierà il protagonista.
Non si può non rimanere stupiti dalla tenerezza e dalla dolcezza con cui il regista presenta una storia dolce e allo stesso amara. Un gioiellino che potete trovare nella sezione New Hollywood. Peccato abbiano inserito solo questo titolo del vecchio Bloody Sam, in fondo si meritava uno spazio maggiore.