TFF32: Tokyo Tribe di Sion Sono

TOKYO TRIBE: L’ULTIMA FATICA DI SION RISULTA UN MUSICAL DISASTROSO

News47740Tokyo Tribe è l’ultima opera di Sion Sono, il film, tratto dall’omonimo manga si concentra su un gruppo di ragazzi appartenenti alla gang di Tokyo. Il regista esplora la piccola malavita della capitale nipponica, composta prevalentemente da teste calde che vivono alla giornata, dei delinquenti da strapazzo che si suddividono in batterie da venti persone ciascuna. Le Tribù di Tokyo per l’appunto, come suggerisce il titolo.

La criminalità proposta da Sono è ben lontana da quella che un Kitano immortalerebbe in pellicola: Tokyo Tribe sembra più un grande giocattolo firmato Miike, un film realizzato per passare una serata fra gli amici che un’opera sulla delinquenza giapponese. Scanzonata, sregolata, l’opera firmata Sono è la sagra dell’eccesso. Il regista analizza le gang da strada, invece di essere a Shibuya sembra di essere all’8 mile, i criminali i questione hanno preso in prestito tantissimo dalla baby gang americane. Si sa, il cinema e la musica americana hanno plasmato una certa categoria di criminali, pensiamo a film come Scarface o al genere Gangsta Rap.

Il punto è che  i criminali sono anche cantanti, ed essendo Sion Sono un uomo senza mezze misure deve sicuramente aver pensato di farli cantare (cosa che nel film avviene). Ma se si deve far cantare un personaggio, perché allora non realizzare un musical? Poiché tirando le somme, la pellicola è semplicemente questo: un musical riuscito malissimo. Un musical con molte scene d’azione, la trama è fin troppo semplice, un clan vorrebbe la distruzione di una delle bande, nel particolare stiamo parlando di quella di Kay. Dietro ai motivi egemonici, la supremazia su Tokyo, abbiamo dei motivi personalissimi che lasciano un sorriso velato sul volto dello spettatore.

Di positivo c’è la morale di fondo, non sarebbe neppure sbagliata, il messaggio è quello dell’inutilità della guerra e dei suoi motivi, ma salvare il film in questione per la sua morale implica salvare per la propria morale Plan 9 from outer space di Ed Wood, che resta come il film di Sono un film brutto. Il grave problema di Tokyo Tribe quindi è quello di non volare. La regia è quasi assente, pessima, le coreografie sono alla “buona la prima”, fin troppe sono le scene al limite dell’assurdo e non basta aggiungere sregolatezza e citazioni per salvare quello che può sembrare una trashata bella e buona.

 

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