Wild Bill: missing in Italy

LA DIMOSTRAZIONE DI QUANTO UNA FAMIGLIA LEGATA POSSA ANDARE OLTRE GLI OSTACOLI

Wild-BillGENERE: drammatico

DURATA: 98 minuti

VOTO: 4 su 5

La vita spesso sorprende per la sua capacità di mettere i bastoni tra le ruote costringendo, in alcune circostanze, a compiere delle scelte sbagliate. Alle volte si vorrebbe avere la possibilità di poter riavvolgere l’orologio per cercare di ottenere una nuova chance, ma è un concetto che rimane utopistico e la realtà purtroppo è ben più ostile. Per ritrovarsi e raccogliere i vetri rotti sparsi lungo il cammino della vita bisogna tagliarsi le mani, sporcarsi per forzare il proprio essere a ristabilire il giusto ordine interiore.

Wild Bill è un film che racconta con leggerezza l’occasione di cambiare il proprio destino, senza rendersi stucchevole o eccessivamente lento alla visione. Prodotta nel 2011, scritto da Danny King e Dexter Fletcher e diretto da quest’ultimo, la pellicola evidenzia le difficoltà di una famiglia nel ritrovare un vero legame sullo sfondo di una metropoli londinese oscura e pericolosa.
“Wild” Bill Hayward (Charlie Creed-Miles) viene rilasciato di prigione con la condizionale.

L’uomo, nonostante il suo violento passato, sembra aver perduto la sua ira e anche una ragione di vivere. Bill tornando a casa ritrova i suoi due figli di quindici e undici anni Dean (Will Poulter) e Jimmy (Sammy Williams), abbandonati dalla madre che da nove mesi è scappata in Spagna con un altro uomo. Deciso a non farsi carico dell’enorme responsabilità di fare da padre, Bill si troverà schiacciato tra le vecchie abitudini dure a morire e la sua famiglia, che fatica a riconoscerlo come una figura paterna. Con il tempo però l’uomo ritroverà la voglia di vivere e tutta la rabbia repressa lungo gli anni di carcere la sfogherà a difesa dei figli, minacciati dalle insidie della strada e in particolar modo da un gruppo di criminali al soldo di una vecchia conoscenza di Bill, Glen (Andy Serkis).

Fletcher orchestra alla perfezione ogni interprete di questa storia deliziosa che si sviluppa sullo sfondo di una società in declino, dove determinati quartieri vengono completamente dominati da piccole organizzazioni criminali. Infatti sembra proprio che, malgrado il protagonista sia il pilastro della trama, il quartiere messo in evidenza sia quello di East London famoso per il suo degrado urbano e il suo alto tasso di povertà. Con lo sfondo di una parte della città in ginocchio, il regista ci mostra come non sia facile rimanere onesti in mezzo a così tanta indigenza.

Charlie Creed-Miles dà il volto al selvaggio Bill, fornendo un’interpretazione forte caratterizzata da una crescita esponenziale che si percepisce lungo il districarsi della trama. L’attore recita le varie stagioni della vita mostrandoci un uomo dallo sguardo vacuo, inizialmente messo in ginocchio dalle proprie scelte di vita che riesce a rialzarsi grazie al supporto dell’unica cosa concreta che gli è rimasta, i propri figli.

Un tributo alla società che rievoca lo stile cinematografico britannico, capace di far riflettere lasciando il giusto spazio alla commedia. Wild Bill grazie a questi equilibri rappresenta un film formativo dal gusto agrodolce, dove non c’è la possibilità di cambiare il passato ma solo di guardare al futuro ricostruendo i pezzi perduti lungo il cammino percorso. Degrado, povertà e criminalità vengono spazzati via dalla continua ventata di ottimismo che si respira continuamente fino all’epilogo della storia.

 

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